– 16 novembre 2012Posted in: News
Il tecnico rossonero così in conferenza stampa
In conferenza stampa alla vigilia di Milan-Napoli, Massimiliano Allegri ha rilasciato queste dichiarazioni ai giornalisti presenti, commentando anche la visita del patron Silvio Berlusconi a Milanello, avvenuta in mattinata.
“La partita di domani? Sarà una gara molto bella, dobbiamo giocarla bene tecnicamente e con grande attenzione, essere attenti sui calci di punizione e sugli angoli, spesso abbiamo pagato molto queste disattenzioni. La visita del Presidente? Può fare soltanto bene, ai giocatori e a tutto l’ambiente. Il Presidente è in grande forma, speriamo domani di essere alla sua altezza. Sono contento di quello che mi ha detto oggi, in questi due anni mi hanno permesso di vincere e li ringrazio. Quest’anno le cose sono un pò diverse e ci vorrà un pò più di tempo. Spesso le disattenzioni ci hanno complicato la vita, come quella con la Fiorentina, che avremmo dovuto vincere per fare un bel balzo in classifica. Abbiamo il dovere di cambiare atteggiamento in campo. Modulo? Abbiamo provato diversi situazioni, domani mattina deciderò. Tutti quelli che scenderanno in campo lo faranno nelle loro posizioni migliori. Finora comunque il problema non è il modulo con cui scendiamo in campo, ma è che abbiamo subito troppi gol. Dobbiamo stare più attenti e i ragazzi lo hanno capito. Dobbiamo imparare a difendere meglio. All’intervallo di Milan-Fiorentina ho detto che neanche volendo riuscivamo a prendere due gol su rimessa laterale. Io non credo che i giocatori passano giocare contro un allenatore, giocano per loro stessi. In questo momento è fondamentale passare il turno in Champions League. El Shaarawy? Spero continui a segnare ancora per molto tempo. Lui deve capire che è momento importante per la sua carriera, deve andare avanti così. La squadra ha avuto grande attenzione per quattro partite di fila, nelle quali abbiamo fatto buoni risultati. Negli allenamenti abbiamo rivisto gli errori che abbiamo fatto e i ragazzi hanno capito cosa non dobbiamo fare più”.
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