A Milan Chennal nella trasmissione Tutto di Noi, Massimiliano Allegri ha fatto il punto sul suo Milan, arrivatoad un punto importante della stagione in cui c’è bisogno assolutamente di risollevarsi.
– Innanzitutto, le sue condizioni di salute.
“Sto meglio, ancora tosse e raffreddore, ma niente febbre”.
– Che sosta è, Mister?
“I ragazzi che ho avuto a Milanello hanno lavorato molto bene, come sempre. Adesso aspettiamo il rientro degli altri, per immergerci nel tour de force che ci aspetta fra Campionato e Champions League. In questo momento parlare tanto serve a poco. Per noi l’obiettivo numero uno deve essere quello di risalire la classifica senza pensare al primo, al secondo, al terzo, al quarto o al quinto posto. Siamo in una posizione di classifica che nessuno si aspettava a inizio Campionato. Siamo stati ingenui per alcuni gol presi e in qualche caso anche sfortunati, dobbiamo migliore alcune situazioni difensive su palla inattiva, ma dobbiamo crescere anche sotto la porta avversaria: abbiamo fatti pochi gol rispetto a quanto abbiamo creato“.
– Nell’ultimo mese, sul loro allenatore, i giocatori hanno detto: Montolivo, siamo con lui; Abbiati, paro per lui e Bojan, certamente l’allenatore non è un problema…
“Sono frasi che fannomolto piacere. Noi siamo partiti il 9 Luglio con una squadra tutta nuova, sapendo che avremmo incontrato delle difficoltà anche se, onestamente, non queste. Non bisogna però vedere tutto nero se mancano i risultati. Dobbiamo migliorare, ma i ragazzi non devono responsabilizzarsi in maniera eccessiva, devono giocare per loro stessi, per la Società e per tutte le persone che lavorano con noi a Milanello. Sono ottimi professionisti. Risaliremo. Non bisogna mettere le cose a posto da un giorno all’altro e non sarà una partita a pregiudicare la nostra risalita in Campionato. Ma dobbiamo arrivare ad una continuità di risultati, per questo spiace aver perso un derby dove abbiamo giocato discretamente a calcio, ma in cui non ci ha favorito il fatto di aver preso gol dopo 3 minuti”.
– Ci può raccontare davvero lo stato dei suoi rapporti con il presidente Berlusconi?
“In questi ultimi mesi sono state dette tante cose, sul mio rapporto con il Presidente, con Galliani e con la squadra, cavalcando tante situazioni in modo spesso non adeguato. Con il presidente Berlusconi ci sentiamo frequentemente, da quando alleno il Milan non ho mai avuto una discussione con lui, capisce il momento, è dispiaciuto, ma, e l’ho sentito anche ultimamente, mi chiede di stare sereno e di incoraggiare la squadra”.
– Adriano Galliani ha ribadito che Lazio-Milan non sarà la sua ultima spiaggia…
“Questa fiducia da parte della società l’ho sempre sentita, sono sempre stato sereno. Sono parole che mi fanno molto piacere, ma adesso bisogna fare i risultati. I ragazzi stanno crescendo come squadra e come gioco. Io da parte mia sorrido sul piano personale, è dal primo anno che vengo messi in discussione e ci sono abituato”.
– Robinho oggi ha ribadito di essere concentratissimo sul Milan e che lei è più che mai il comandante riconosciuto della squadra. Le manca il miglior rendimento di Robinho?
“Lui ha fatto con noi una prima stagione straordinaria, la seconda è stata più alterna per via della Coppa America e dell’infortunio che gli ha fatto perdere la preparazione. Quest’anno per noi Robinho sarà molto importante perchè ha grandi qualità tecniche. Come del resto Pato che adesso sta bene e che deve tornare, pur non avendo ancora il ritmo-partita, sulle medie-gol straordinarie che aveva prima dei suoi infortuni”.
– A proposito, Pato…
“Per lui è un anno importante. E’ maturato, ha senso di responsabilità. Ci aspettiamo dei gol, da lui che è bravissimo a farli. Quelle che paghiamo di più oggi, in termini di classifica, sono le occasioni sprecate, lo dice il campo. Ecco perchè sono sereno, il gioco sta crescendo, anche se sono dispiaciuto per la classifica e per i tifosi che ringrazio perchè fino ad oggi sono stati eccezionali con la squadra”.
– La classifica è un problema ma non deve diventare una vera e propria ossessione?
“La prima cosa che dobbiamo fare per migliorarla è trovare la continuità di risultati. E poi, importantissima, una media realizzativa più alta. Sulla classifica ad esempio, a inizio stagione, la media realizzativa influisce molto. Noi le occasioni le creiamo e il gioco è in miglioramento, ma se il gol non arriva e di conseguenza nemmeno i risultati, si tendono a vedere le cose più nere di quelle che in effetti sono”.
– Boateng e Nocerino non fanno gol perchè non c’è più Ibra?
“E’ normale che quando si sta insieme per due anni e si gioca in un certo modo per due anni, le cose possono cambiare non avendo gli stessi riferimenti. Ma loro sono due giocatori importanti e faranno ancora grandi cose con noi”.
Fonte: acmilan.com
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