La scorsa stagione del Milan è stata caratterizzata da una strage di infortuni che ha contribuito a compromettere la vittoria del campionato. A tal proposito Allegri potrebbe buttare un occhio sul nostro settore giovanile: visto che il Milan dovrà partecipare a tre competizioni, abbiamo bisogno di giovani rinforzi, soprattutto a centrocampo e in difesa, per non rimanere a fiato corto proprio nel momento clou della stagione.

Seguendo la Primavera rossonera, egregiamente guidata da Mister Dolcetti, è subito emersa l’intraprendenza e la personalità di Alessio Innocenti. E’ un centrocampista classe ’93, dotato di buon tiro, come ha dimostrato in più occasioni (e con quel bolide dalla distanza nel derby). Ha la personalità forte e autorevole di Ambrosini e la grinta agonistica di Gattuso, con una buona dose di incisività alla Nocerino. Duttile, sa adattarsi su tutta la linea mediana, in qualsiasi posizione: insomma, è da provare in qualche partita. Un ottimo test potrebbe essere il prossimo “Trofeo Tim”, ha tutte le carte in regola per fare il salto in prima squadra.

Per quanto riguarda la difesa un giocatore pronto per il salto di categoria è Rodrigo Ely. Ely è un classe ’93, difensore centrale; possiede una personalità da leader e dispone di un’ottima intelligenza tattica; veloce nell’alzare la difesa, ha quasi sempre la meglio nell’uno contro uno, è alto 1.88 e può quindi rivelarsi utile anche come torre sulle palle inattive.

Innocenti andrà in ritiro con la prima squadra e questo è già un buon passo avanti: speriamo che Allegri gli dia lo spazio che merita; lo stesso discorso vale per Ely. Le grandi squadre italiane, per crescere anche a livello europeo, devono credere e progettare il loro futuro sul proprio settore giovanile; non bisogna sempre puntare su giocatori provenienti dall’estero, con il rischio “supercazzola” dietro l’angolo. Cerchiamo di valorizzare i nostri giovani al meglio, per evitare poi rimpianti anche sul piano economico.

Si deve cambiare la mentalità iniziando ad inserire calciatori di produzione propria, altrimenti si elogia la cantera blaugrana soltanto dare fiato alla bocca.

di Danilo Vitrò

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