Intervenuto ai microfoni di RTL 102.5, Massimiliano Allegri ha parlato del Milan, partendo da ciò che ha permesso alla squadra di riprendersi dopo un momento difficile: “Innanzitutto la forza della società che mi ha confermato e dato fiducia, poi il valore tecnico e umano dei ragazzi di questa squadra che io ho sempre creduto potesse fare cose importanti. Fino a questo momenti abbiamo fatto tanto, manca ancora un pezzettino e speriamo di riuscire ad arrivare in fondo in una buona posizione, ma il merito sia dei ragazzi“.
“Galliani ha detto che la mia panchina è solida? Non ho mai messo in dubbio il mio futuro, poi la panchina di San Siro è sempre solida, non traballava mai. Credo sia il gioco delle parti, anche della stampa. Quando sei l’allenatore del Milan sei sempre in discussione, soprattutto perché il Milan viene da 25 anni in cui ha quasi sempre vinto. Questa estate ha chiuso un’epoca con l’addio di tanti campioni, un po’ per la carta d’identità, un po’ per motivi economici e quindi credo che la società abbia lavorato benissimo”.
“Se ho sentito Ibrahimovic e Pato? Ibra no, Pato l’ho visto ultimamente visto che è andato via un mese e mezzo fa. Ha ripreso a giocare, credo abbia tutte le possibilità per tornare il campione che era. Ibra credo abbia fatto tantissimo al Milan, ho avuto la fortuna di allenarlo e credo stia facendo altrettanto a Parigi”.
“Balotelli alla fine è un buon ragazzo, un ragazzo di ventidue anni che è stato catapultato, un po’ per qualche sua stravaganza, un po’ per qualche eccesso negli anni precedenti, soprattutto a livello mediatico. È un personaggio e in questo momento deve gestire meglio quello che è il suo personaggio con totale furbizia. Non è difficile gestirlo, è un grande professionista, un ragazzo molto educato e rispettoso, quindi credo il suo arrivo sia stato un bene per il Milan, ma anche per lui perché dopo tanti anni si è ritrovato in una squadra dove può fare il protagonista e credo sia la cosa che gli mancava”.
