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Alessandro Jacobone, portavoce dei Milanisti Non Evoluti, nel suo editoriale per calcissimo.com, ha commentato l’eliminazione del Milan dopo la sconfitta al Camp Nou contro il Barcellona di Messi: “Come dopo ogni pesante sconfitta, non conviene mai scrivere il proprio pensiero a caldo. Soprattutto se si è tifosi ed emotivamente coinvolti. Passata un’agitata nottata, rimane quindi una leggera amarezza per una eliminazione che, pur avendo avuto di fronte la squadra più forte del mondo, sarebbe potuta essere evitata.
Diciamoci la verità, con questa rosa non saremmo potuti andare molto più in là con il rischio di compromettere l’insperata rimonta che ci sta inorgogliendo in territorio italiano. Ma la soddisfazione di eliminare il Barca e la sua presunzione non è stata mai così vicina negli ultimi anni ed in fondo ci abbiamo tutti sperato un po’.
Quello che rimane della sconfitta sono le lacune di Mister Allegri nel preparare alcune partite chiave. Il fatto che stia costruendo un gruppo di giovani e che ultimamente i risultati gli diano ragione, non può essere di certo trascurato e di questo mi sono complimentato con lui attraverso le telecamere di Campionato dei Campioni ma non deve far dimenticare alcuni errori, a mio parere, commessi durante la partita.
L’esclusione dell’ottimo e diligente Mattia De Sciglio è ancora un mistero che gli agenti di CSI stanno ancora cercando di risolvere, mentre la scelta di giocare con le tre punte nel campo più largo d’Europa potrebbe rimanere un enigma paragonabile al terzo mistero di Fatima.
Un centrocampo più affollato avrebbe aiutato a respingere il “titic titac” del Barca in maniera meno affannosa, ripetendo quel pressing asfissiante che innervosì gli spagnoli all’andata.
L’atteggiamento della squadra a risultato compromesso è la conferma che un approccio diverso avrebbe alleggerito la pressione dei padroni di casa e avrebbe permesso, magari eliminati ugualmente, di uscire dal Camp Nou accresciuti di esperienza e davvero a testa alta.
Il Milan dei giovani è comunque andato oltre ogni ragionevole aspettativa e le critiche al 18enne Niang sono alquanto fuori luogo. Il fatto poi che i goal subiti siano figli di errori dei “veterani” evidenzia quanto si sia sulla buona strada, ma anche quanto la società debba fare attenzione alle prossime mosse di mercato”.
Milanisti non evoluti