Allegri sfida la statistica: la Lazio mai battuta durante la sua gestione. Intanto il Milan scopre le strategie per il futuro. La linea giovane vince e diverte

Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

02.03.2013 00:00 di Giulia Polloli  articolo letto 479 volte

La miglior difesa, è l’attacco. Recita così un vecchio adagio popolare che di tanto in tanto viene preso alla lettera quando mancano altre idee. Il perché di questa affermazione? E’ presto detto. Quando il Milan gioca il suo calcio, quando il tridente infernale va a pungere l’avversario, anche in difesa il Milan riesce a gestire la partita. Ecco dunque che contro un avversario ostico come la Lazio di Pektovic, il Milan non deve cadere nel tranello del non-gioco che di certo sarà la freccia migliore nella faretra degli aquilotti, ma imporre il suo ritmo all’avversario che, come ricordano le statistiche, è la bestia nera di Allegri, ancora alla ricerca della prima ovazione. La Lazio non è avversario qualunque, in questo momento è l’ostacolo diretto al terzo posto e i tre punti in palio possono permettere il sorpasso. La classifica diventa ormai sempre più preponderante nella preparazione delle gare a Milanello, impossibile non provare un senso di vertigine guardando la marcia trionfale dei rossoneri in questi mesi e ora, che si sta giungendo all’obiettivo che sembrava insperato, si ha un po’ di timore nel perderne il contatto.
Dunque questa sera il Milan fa le prove per ritornare sul podio e lo fa con la consapevolezza di aver messo, negli ultimi mesi, le basi per il proprio futuro. Il rinnovo di El Shaarawy fino al 2018 e le dichiarazioni di Galliani in tal senso fanno sperare i tifosi del Diavolo, ormai avvezzi ai saluti di fine anno, in un progetto ad ampio respiro. Il Milan giovane piace e fa divertire, ottiene risultati eclatanti, come quella vittoria, ancora davanti agli occhi, contro il Barcellona. Dei giovani talenti rossoneri questa sera Allegri dovrà fare a meno di Balotelli, reduce da una botta alla tibia durante il derby, che lo ha costretto a riposo. Ci sarà invece El Shaarawy che con Pazzini e Boateng avrà l’onere di mettere alla prova i riflessi di Marchetti, abile a chiudere la porta agli avversari. In difesa non c’è Mexes e allora spazio ad uno tra Yepes e Zaccardo, mentre per vedere in azione Salamon, ci vorrà ancora un po’ di lavoro sul campo di Carnago.
Il rischio più ingente di questa gara è quello di arrivare con la testa a Barcellona,lontana però ancora due settimane dal calendario rossonero. La sconfitta di Messi e compagni contro il Real Madrid è di quelle che fanno rumore, soprattutto perché dipingono un Barcellona ferito ma non morente, pronto a ritrovare il coraggio i mettere il coltello tra i denti in una delle gare più importanti della stagione, proprio contro il Milan per ritornare a poter giocare a testa alta in Europa. Lo hanno dichiarato le bandiere azulgrana: contro il Milan ci sarà la riscossa. E’ chiaro che il vento di passione è arrivato dritto a Milano, dove Abbiati e compagni sono attesi, appunto, da una sfida importantissima per poter ribadire la presenza rossonera in territorio europeo.
E mentre Allegri dovrà fare i conti con i problemi di formazione dettati dalla necessità di fare turnover, Galliani e Braida si muovo no con passo felpato in giro per l’Europa alla ricerca di giovani talenti pronti per rimpolpare le linee rossonere. Ritorna in auge Strootman, mai completamente accantonato anche dopo le difficoltà di questa stagione. Ritorna l’idea Ogbonna, che potrebbe mettere una volta per tutte la parola fine alla ricerca di un difensore centrale in grado di dare stabilità al reparto.  Inoltre dalla “cantera” rossonera sono pronti a firmare per il futuro in rossonero Cristante e Petagna, che della Primavera sono diventati ormai leader indiscussi. Il Milan non disdegna l’idea Verratti, inseguito ora da mezza Europa e già contattato anche dalla Juve di Conte. In dirittura d’arrivo, dopo la fine della serie Bwin, anche Saponara, talento cristallino che da rossonero in pectore sarà a tutti gli effetti a disposizione di Allegri per la prossima stagione.
Si, di Allegri, avete letto bene. Perché Berlusconi ha dichiarato a chiare lettere di voler proseguire l’avventura in rossonero con Allegri. E’ vero, lo aveva criticato pesantemente, si era parlato di un cambio in corsa, addirittura, si era parlato dell’arrivo di Gattuso sulla panchina rossonera o di Inzaghi. Tutto questo quando il Milan era sedicesimo in classifica e sembrava bisognoso di un miracolo. Il miracolo è stato fatto, ma non è arrivato dal cielo, ma dal duro lavoro, dalle poche parole, dalla costante abnegazione messa dal tecnico livornese sul campo. La gestione Allegri ha fatto molti feriti, ma dopo qualche battaglia persa il baluardo rossonero è stato issato al cielo, esattamente li, dove deve restare.

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