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Parla il tecnico rossonero da Bologna
Presente a Bologna per un evento organizzato da alcuni giornalisti sportivi, Massimiliano Allegri ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla stagione in corso dei rossoneri e svela alcuni retroscena al suo arrivo al Milan.
Ecco le sue dichiarazioni: “Bisogna sapere entrare nel carattere e nella testa dei giocatori e capire il loro momento, amministrandolo. Non esiste, secondo me, il giocatore ingestibile. I nostri giocatori hanno esultato e quelli della Juventus si sono fermati. È stata una decisione sbagliata ma fa parte del gioco, ce ne saranno altre da una parte e dall’altra: anche se era una situazione molto chiara non è facile, credo stiano ancora discutendo se Pepe era in fuorigioco o meno… Dopo le partite bisognerebbe parlare più di tecnica e tattica che delle decisioni di arbitri e assistenti. Tensione elevata? Da parte nostra sicuramente no. Ma vedo che molti si mettono a fare dossier e nessuno mette mai in risalto le decisioni a favore. Di certo noi abbiamo subito un episodio come quello di Muntari in una partita decisiva, speriamo non abbia peso nella volata scudetto. Ancelotti mi disse di essere sempre me stesso quando arrivai al Milan. Ed è esattamente quello che ho fatto. Arrivai da Cagliari dove giocavo una partita alla settimana e al Milan se ne giocavano tre. Non si possono far paragoni, e non puoi pensare di fare tutto da solo. Ci sono momenti in cui serve spingere il giocatore, ce ne sono altri in cui sei costretto a tenerli a freno. La psicologia gioca sempre un ruolo decisivo e c’è sempre un modo per gestire il tuo giocatore, a volte devi trovare tu il modo guidandolo attraverso le sue fasi e in questo il buon senso ti aiuta moltissimo. Cassano? Antonio stava vivendo la migliore annata della sua carriera a livello fisico e tecnico: Prandelli sta facendo un buon lavoro e speriamo di dargli anche Cassano, che sarebbe un acquisto importante per noi e per Italia”.
Post Originale:
Allegri: “Spero che il gol di Muntari non pesi. Non ci sono giocatori ingestibili, Ancelotti mi disse che…”