Il capitano Massimo Ambrosini fa il punto sulla situazione del Milan in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Dopo quattro vittorie sarebbe stato da incoscienti credere di aver risolto tutti i problemi. Nelle prime giornate abbiamo fatto troppi errori, che si sarebbero potuti evitare. Ultimamente avevamo ritrovato uno spirito di gruppo che avevamo smarrito, abbiamo fatto dei miglioramenti notevoli ma la partita di Roma ha dimostrato che non siamo ancora una squadra matura per fare un certo tipo di campionato. Una squadra che ha grandi doti tecniche non deve andare sempre a mille all’ora, noi adesso abbiamo meno qualità individuali e non possiamo permetterci di andare a marcia ridotta“.
“A questi livelli bisogna avere una preparazione di un certo tipo, sia di squadra sia come singoli. A Roma siamo mancati in quello. Alla ripresa vedremo se è stato solo un episodio. Ora non abbiamo più bonus. Se vogliamo puntare dal secondo posto in giù dobbiamo affrontare tutte le partite come se fossero decisive. Le vacanze pagate El Shaarawy? Sì, è già venuto a battere cassa. Andrà al caldo a spese mie, ma se l’è meritato. Mi ha sorpreso molto, anche se conoscevo le sue qualità. Però mi sento di dirgli che non deve accontentarsi. È giovane e intelligente, non deve giocare solo in funzione del gol. Deve crescere nel gioco corale. Meglio El Shaarawy o Balotelli? El Shaarawy. Io credo che il talento innato non sempre può bastare. Non si possono giustificare determinati atteggiamenti sbagliati con l’età”.
“Drogba? Mi è sempre piaciuto molto, lui è un professionista e i professionisti sono utili e ben accetti qui da noi. Ha carisma, forza e personalità. Robinho? Io sono come Allegri, lo adoro perché ha sempre un atteggiamento positivo e in un gruppo ci sta benissimo. Però deve restare solo se lo vuole anche lui. La convinzione ti permette di rendere al meglio. Pato ha una situazione particolare, deve ritrovare serenità. Deve capire che cosa è meglio per lui. Io lo vedo tranquillo, ma è difficile capire quello che ha dentro”.
“Credo che i giovani di oggi siano trattati in modo diverso dalle società. Non dovrebbero essere considerati giocatori fatti e finiti. Dovrebbero fargli sudare le cose, sennò un ragazzo fa presto a montarsi la testa. Chi mi ha impressionato di più tra i nuovo arrivati? Constant. Ha forza fisica, tecnica e personalità“.
“Il Milan merita di stare tra le prime otto di Champions. Se togliamo Manchester United, Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona credo che le altre squadre siano alla nostra portata. Allegri? Credo che sia stato bravo a gestire una situazione complicata e a non mollare. Quando i risultati non arrivano è necessario provare più soluzioni, poi però bisogna fare scelte per dare continuità alla squadra. Sostituto di De Jong? Io dico solo che sto bene e che non è un problema giocare più di una partita a settimana. L’anti-Juve? La Juve stessa. Non ha rivali ed è due gradini sopra le seconde”.
“Noi come valore non abbiamo nulla da invidiare a Napoli, Inter, Roma, Fiorentina e Lazio. Nel gruppone che lotterà per il secondo posto ci potremmo essere anche noi, ma dopo una partenza così disastrosa l’obiettivo lo possiamo stabilire davvero solo a febbraio-marzo. Ultimo Natale a Milanello? No perché anche se non mi rinnovano il contratto verrò lo stesso qui… Di sicuro non voglio smettere di giocare. Lo farò solo quando smetterò di provare emozioni”.