Milan Night
Negli ultimi 5 o 6 anni, la vita del Milan è stata una questione di tratti, e probabilmente lo sarà ancora, purtroppo. In una società sportiva come si deve, cioè una che punta ai più grandi traguardi internazionali, ci sarebbe bisogno di diverse componenti e tutte devono funzionare a meraviglia. Purtroppo parlando di esseri umani, sulla Terra le entità meno perfette delle entità imperfette, non possiamo aspettarci che vada sempre, sempre, sempre tutto liscio. Purtroppo al contrario di quel che alcuni tifosi del Milan possano pensare, al Milan si sbaglia, in quanto esseri umani, si sbaglia. Un momento… Ho un senso di deja-vù, mi pare di aver già scritto queste cose anni fa… Si, si ora ricordo, fu quando cercai di spiegare a dei poveri abbonebeti che il Milan non è una divinità, o un corpo solo e celeste, bensì un’associazione sportiva le cui sorti dipendono da diverse persone. Ovviamente è inutile dirvelo, ancora oggi non l’hanno capita…
Come dicevo, la vita del Milan negli ultimi anni va a tratti. Cosa bisognerebbe avere all’interno di questa società per far si che le cose vadano bene? Partiamo dalla base: la rosa. Non si può pensare di affrontare una stagione dichiarando di puntare ad ogni traguardo, e poi allestire una rosa che a stento, boccheggiando, rantolando e imprecando, lotta con le unghie e con i denti per restare nelle prime posizioni in campionato. Una rosa che dopo anni di vacche magre raggiunge il mirabile traguardo dei quarti di Champions, ma purtroppo incontra la squadra più forte del mondo (anche se come già ho detto, per quel che si è visto, si poteva passare, ma questa è un’altra storia…). Ma questa rosa può essere una rosa competitiva? Si, a tratti lo è. A tratti. Resta da vedere quanto durano questi tratti, e purtroppo per noi, durano poco.
Già ho “denunciato” la questione i primi mesi della stagione, questa rosa è una rosa mediocre. Tolti due, al massimo tre elementi, il resto è tanta mediocrità, se non proprio pippaggine in alcuni elementi. Facendo una cernita e limitandoci al semplice “lo tengo, lo mollo” ma quanti ne possiamo salvare? mettetevi li, giocatore per giocatore, e fate i conti voi. Noi da par nostro abbiamo fatto un sondaggio recentemente tra le pagine di Facebook, SEDICI giocatori della nostra rosa per la maggior parte dei nostri sondaggisti andrebbero ceduti. SEDICI GIOCATORI su una rosa di trentatre, e guardate che degli altri diciassette almeno nove si sono salvati per il rotto della cuffia, giusto per dire “vabbé proviamo ancora un altro anno, diamogli fiducia va…” Ma cosa vuol dire quando i tifosi considerano sedici giocatori su trentatre da buttare? Vorrà pur dire che la rosa è mediocre o no? Ed infatti lo è. Ma il problema ora qual’è? Avete mai visto a memoria vostra, una società di calcio di livello mondiale, cambiare sedici giocatori nel giro di un’estate? Io mai.
Facendo un passo fuori dal campo, non si può non parlare dello staff tecnico e staff medico. A parte un paio di elementi è sempre lo stesso da anni ed anni ed anni. E’ lo stesso per esempio, che ci costrinse nel 2005 a giocarci per due mesi la stagione con il solo Crespo in attacco. Ma ci siamo dimenticati di Galliani che durante l’estate del 2006 si lamentava di aver passato una stagione con troppi infortunati? Ci siamo dimenticati dell’estate del 2007 quando Galliani disse “nonostante i tanti infortuni abbiamo vinto…”? Ci siamo dimenticati dell’estate del 2008 quando Galliani imputò come causa principale del nostro approdo in coppa Uefa i troppi infortuni? E nel 2009? uguale. E nel 2010? Idem. E l’anno scorso? Cosa disse a proposito dell’eliminazione dalla champions per mano del Tottenham? Cosa disse del periodo di appannamento che stavamo attraversando in campionato? Che la colpa era degli? Infortuni! Bravi! Ed ora di cosa ci stiamo lamentando tutti? Ma degli infortuni ovviamente… Ma ce la faranno mai a capire che purtroppo nel calcio esistono gli infortuni e bisognerebbe essere in grado almeno di limitarne il più possibile? E mai possibile che ad ogni stagione Galliani scopra improvvisamente che esiste questa “piaga”? Ce la faranno almeno per l’anno prossimo a cambiare registro dopo quasi sei anni di infortuni assurdi? (per esempio Dida in panchina o Nesta alla Play Station…)
Parlando poi di staff tecnico urge una domanda spontanea: cosa si chiede allo staff, allenatore in primis? La società Milan storicamente chiede il bel giuoco fine alla vittoria. Abbiamo visto del bel giuoco noi in questi ultimi anni? A tratti, appunto. A tratti nelle ultime due stagioni… Quando tutti i giocatori sono disponibili, quando sono tutti in forma, il bel giuoco l’abbiamo visto. Come del resto capita a tutte le squadre di calcio del mondo, proviamo per esempio a schierare un Barcellona con Messi, Xavi, Sanchez, Iniesta, Mascherano e Dani Alves indisponibili, Fabregas e Busquets con la diarrea, Puyol con la caviglia gonfia, e Valdes che non ci vede… Magari vincono lo stesso per carità non lo metto in dubbio, contro squadroni come il Real Saragozza del resto, avessi detto, ma il bel giuoco? Possiamo noi chiedere il bel giuoco ad una squadra che annovera come solo ed unico centrocampista di livello internazionale e dai “piedi buoni” tale Clarence Seedorf? Possiamo noi chiedere il bel giuoco ad una squadra che in attacco tolti Ibrahimovic quando è in giornata e Robinho quando si allineano i pianeti, di “piedi buoni” non ne ha? E se li ha sono in infermeria… E in difesa chi abbiamo? E sulle fasce chi abbiamo? Vogliamo il bel giuoco e lo cerchiamo dove non sta di casa, questa è la dura verità.
Quindi turandoci il naso col bel giuoco e aprendo le nostre serratissime menti alla realtà dei fatti, pensiamo soltanto alla vittoria. Questo allenatore è in grado di portare la squadra alla vittoria? A tratti si. A tratti. Come già più volte detto, Allegri non è un genio, non è un fenomeno, non è un inventore, non ha chissà quali mirabolanti magie e assi nella manica, non stupisce con effetti speciali. Si “limita” a voler vincere, poi ci riesce e non ci riesce, a tratti appunto. Certo poi bisognerebbe capire perché quando ci riesce in tanti guardano da un’altra parte e non si accorgono di nulla, quando invece non ci riesce son tutti belli vigili e attenti con tanto di moviole, schemi tattici, consigli per gli acquisti e carichi di “io avrei fatto meglio”. Che caso, solo quando si perde, ma anche questa è un’altra storia.
Andiamo dunque alla punta della piramide, questa dirigenza è in grado di allestire una rosa come si deve? E’ in grado di affrontare una stagione tra alti e bassi risolvendo problemi piuttosto che creandone? Si, a tratti. Sempre a tratti. Solo che fino agli anni novanta, anzi va… Voglio essere buono, fino ai primi anni duemila, i tratti erano belli lunghi. Adesso… Beh adesso combinano scempiaggini a scadenza quasi regolare, aggiungendo problemi su problemi e risolvendone ben pochi. Abbiamo un amministratore delegato che “azzecca” un acquisto ogni dieci, e gli altri nove? Se li fa e ci obbliga a farceli piacere! Ma quel che è peggio è che abbiamo un presidente che a tratti, appunto, compare e scompare. Compare solo in due occasioni, e solitamente nelle partite di cartello giusto per cazziare qualcuno a caso, il primo che gli viene in mente “il sarto e la seta”, “l’arbitro di sinistra”, “la difesa a tre no, non l’avevo considerata” e altre vaccate, oppure bearsi di una vittoria, perché nel caso di quest’ultima non ci si deve mai, e sottolineo mai, dimenticare che se si è vinto è solo ed esclusivamente per merito suo. Ci tiene a sottolinearlo lui per primo davanti ad ogni telecamera, ad ogni taccuino, ci tiene a ribadirlo Galliani appena ne ha l’occasione, cioè sempre.
Tutto deve partire da loro, perché non servirebbe a nulla avere una grande rosa, o un grande allenatore, o entrambi, se comunque dietro non si ha una grande società. Ed in ogni caso i grandi allenatori e le grandi rose, vengono proprio da grandi società, ne sono la diretta conseguenza… Personalmente credo che la dirigenza del Milan, abbia tutti i mezzi necessari per allestire una rosa come si deve. Basterebbe che (hai visto mai) prima di tutto e prima di tutti, mettesse… Anzi rimettesse voglia e impegno massimo, impiegando ogni minuto ed ogni energia per allestire un progetto vincente, ovvero una rosa vicente. Perché è inutile star qui a menarla, alla fine della fiera in campo ci vanno i giocatori, e se si mettono in campo dei “cosi” che giocatori non lo sono mai stati o non lo sono più da anni, hai voglia a dire che bisogna vincere attraverso il bel giuoco, anzi hai voglia a dire che bisogna vincere! Hai voglia a dire che siamo più forti se non uguali al Barcellona, ma non prendeteci per il culo, che cazzo! Rimboccatevi le maniche e fateci vedere che davvero vi importa di questa squadra, che davvero vi sbattete per farne una compagine che primeggi in Europa, tornare grandi si può, basta volerlo! Quindi chiudete le bocche e fate andare le mani!
Cristian
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Andiamo a tratti