Il difensore rossonero intervistato da Radio Sportiva

Intervenuto durante la trasmissione radiofonica Radio Sportiva, Luca Antonini ha commentato la stagione rossonera appena conclusa con il secondo posto in campionato e la Supercoppa Italiana come unico trofeo.
“Una valutazione alla stagione? Oltre alla Supercoppa il Milan ha fatto 80 punti, non sono pochi. In due anni un primo e un secondo posto, abbiamo fatto due grandi stagioni. Siamo stati penalizzati dagli infortuni e dalla sfortuna. Un voto? Un bel 7. La mia? Sì, quest´anno ho fatto meglio dell´anno scorso. Non era una stagione da buttare, ma quest´anno mi sono sentito meglio e sono soddisfatto. Secondo me è stato molto importante il nodo infortuni nel periodo cruciale della stagione, a cavallo della doppia sfida con il Barcellona. Molti giocatori hanno giocato troppo, secondo me i primi di aprile è successo qualcosa, abbiamo perso energie fisiche e mentali.
L´eliminazione dalla Champions? Meritata non so, forse nel ritorno sì. Nell´andata abbiamo avuto più occasioni noi. Se all´andata avessimo vinto nessuno avrebbe potuto dir niente. Il Chelsea? Siamo serviti da cavia, Di Matteo ha detto di aver visto le nostre gare per perfezionare la loro.
Gli addii dei senatori? Per alcuni eravamo più preparati, speravo che qualcuno potesse cambiare idea. Gattuso per me è stata una perdita pesante, lo conosco da tanto tempo e tanto mi ha aiutato a crescere. Lui è quello cui sono più affezionato. Per me è stato abbastanza pesante. Rino è l´emblema del giocatore che lotta e suda per il bene della maglia, un esempio per tutti i giovani. Lo spogliatoio? I ragazzi giovani non rispondono per le righe, non è mai accaduto niente di ciò. Se lo ha detto Rino sarà perchè gli è successo qualcosa, e se lo dice lui, gli dò ragione. Come lo vedo dopo il calcio? Io lo vedrei molto bene su una panchina. Ha belle idee e ha voglia di fare questo tipo di carriera, ma ancora per lui è presto, ha ancora 2-3 anni per dare tanto al calcio. Zambrotta? L´ho sempre visto come un idolo. Un giocatore cui ispirarsi, com´è arrivato in silenzio se n´è andato in punta di piedi. E´ un ragazzo di grande umiltà e serenità, è da avere come punto di riferimento per tutti i giovani calciatori. Chi prende il loro ruolo nello spogliatoio? Ci sono tanti giocatori esperti, da Ambrosini a Bonera fino a Yepes, lui è uno dei senatori silenziosi dello spogliatoio. C´è Ibra, c´è Cassano. Per lo spogliatoio non ci saranno problemi, anche se loro mancheranno molto, e i primi tempi si sentirà”.

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