Au Revoir Zlatan

Paris Saint-Germain FC v FC Dynamo Kiev - UEFA Champions League

di Francesco Parrino

Alla luce delle dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic dei giorni scorsi, ha parlato Adriano Galliani di un possibile ritorno dello svedese, ma prima di qualsiasi altra frase, facciamo qualche passo indietro, ecco le parole di Zlatan: Se il Milan avrà bisogno di un aiuto, saprà dove trovarmi. Voglio bene al club, mi sentivo a casa mia. E’ uno di quei club dove potrei immaginare di tornare un giorno”.

Ora, ecco le parole di Galliani in proposito: “Se Zlatan mi chiederà di tornare, gli dirò: Zlatan, Au revoir!”

Una risposta del genere è frutto di una serie di circostanze che andiamo ad analizzare, in primo luogo parliamo di un elemento puramente economico-fiscale visto che il Milan ha guadagnato una bella somma con la cessione di Zlatan (12 milioni d’ingaggio + 20 di cartellino), un suo ritorno significherebbe rimettere mano a un bilancio finalmente in attivo (Zlatan chiederebbe come minimo 15 milioni d’ingaggio, roba che il Milan non può permettersi al momento, né vuole permettersi).

In secondo luogo, Ibrahimovic al Milan significherebbe ricreare una gerarchia che a Milanello han digerito poco e niente, basti pensare che Pato ed El Shaarawy venivano sempre oppressi dai suoi commenti e dai continui rimproveri in campo (il secondo con il suo addio è letteralmente esploso calcisticamente, un suo eventuale ritorno potrebbe limitare il Faraone).

In terzo luogo, il Milan ha già due prime punte di buon livello, Balotelli e Pazzini, e allo stato attuale la priorità è non solo preservare i due centravanti (al massimo cedere Pazzini per far posto al vivaio rossonero Paloschi o altri), ma ristabilire la leadership del Milan nella nazionale italiana cosa che, negli ultimi anni, è venuta a mancare, tra i soliti samba-man brasiliani, e qualche suggestivo nome straniero tutto fumo e niente arrosto.

Per tutta questa serie di ragioni a cui va aggiunto l‘elemento anagrafico (Zlatan va per i trentatré anni), il ritorno di Zlatan al Milan è fantacalcio e poco più, poi chissà, magari Berlusconi vorrà sorprendere tutti come successo con Balotelli a gennaio, ma allo stato attuale le porte di Milanello son chiuse, sigillate, e sbarrate.

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