Balotelli: diffidate dalle imitazioni

Eintracht Frankfurt Team Presentation

Masse in delirio seguono ogni sua mossa, le magliette vanno a ruba, i giornali non aspettavano altro. Ci sono pochi dubbi: acquistando Mario Balotelli il Milan si è assicurato un giocatore che, pure avendo ancora molto da dimostrare sul campo, è già un personaggio capace di stimolare la fantasia ad ogni latitudine.

Termine di paragone o modello a cui ispirarsi, Balotelli è a soli 22 anni una vera icona pop. Se l’imitatore semi-ufficiale è Gianfranco Butinar, non mancano emuli dell’attaccante in ogni parte del pianeta. In casa Milan, tanto per dire, c’è già M’Baye Niang, che pure avendo respinto il paragone si è visto appiccicare l’etichetta di Balotelli francese, un po’ per le qualità fisiche e tecniche e un po’ per le disavventure fuori dal rettangolo verde.

C’è poi la vasta schiera di chi non ha resistito a ricreare la celeberrima esultanza di Italia-Germania: e quindi ecco il Balotelli cinese, Zhou Tong, centrocampista classe ’90 che segna il suo primo gol nella Chinese Super League in un Jiangsu Sainty-Dalian Aerbin e non resiste alla tentazione di togliersi la maglia e mostrare i muscoli; e un Balotelli nipponico, tale Ken Tokura attaccante del Vissel Kobe, che fa lo stesso, nonostante un fisico meno imponente di quello di SuperMario, per festeggiare un gran gol dalla distanza. Per i più piccoli, poi, c’è sempre il cinquenne Joseph, famoso su YouTube come Minitelli.

Dall’Asia al Sudamerica, più precisamente all’Ecuador, dove Koob Hurtado, laterale sinistro ora alla LDU Quito, si è meritato il soprannome di “Balotelli criollo” per la sua passione (e somiglianza) nei confronti di Super Mario, di cui sa tutto e ha copiato la pettinatura in attesa di poter, allenatori permettendo, giocare anche nel suo stesso ruolo: “Tutti lo considerano un pazzo, la verità è che è una persona molto allegra. Più di tutto mi piace vedere come celebra i gol, è diverso e questo mi affascina“.

In Brasile, poi, c’è chi del 45 rossonero ha preso direttamente il cognome. Washington Brandao dos Santos, attaccante dell’Araguaina in Serie D, è ormai per tutti Washington Balotelli. Solo somiglianza fisica, però, in questo caso: “Il Balotelli brasiliano non è pazzo, sono diverso. Ho una ragazza, frequento la chiesa, sono uno tranquillo. Balotelli è un ragazzo che ho sempre ammirato, anche per la sua storia, ma il mio idolo è Ronaldo“.

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