Barbara Berlusconi, amministratore delegato del Milan, è stata intervistata dalla rivista mensile di arredamento, design e architettura AD. La figlia del presidente ha parlato in modo approfondito di Casa Milan, la nuova sede rossonera voluta fortemente da lei: “La sede storica del Milan in via Turati era certo un luogo di prestigio, nel cuore della città, ma non aveva anima, emozioni. Uffici da vecchio studio notarile, la sala dei trofei che era anche sala riunioni, e per vedere le coppe dovevi prenotarti… Non si avvertiva alcuna relazione con la squadra, i giocatori erano come entità lontane. Così mi è venuta l’idea di una nuova sede e di un progetto innovativo per realizzarla. La pensavo come una casa, più ancora che come un club, dove tifosi di tutto il mondo, atleti e dirigenti, senza dimenticare gli sponsor e i semplici curiosi, potessero trovarsi, stare insieme, scambiarsi opinioni in modo rilassato, pranzare fianco a fianco. Un luogo vitale, nel quale comunque la storia del Milan avesse un ruolo importante, perché il nostro passato è il modo che abbiamo per presentaci al futuro“.
Ha poi aggiunto: “Desideravo che anche Milano fosse coinvolta nel progetto, dando largo spazio al design che è un’eccellenza della città, e scegliendo un’area simbolo come il Portello, dove un tempo c’era l’Alfa Romeo, una leggenda della Milano industriale. Un sogno divenuto realtà grazie all’apporto di Fabio Novembre e delle sue geniali idee di architettura e di interior design“.
Redazione Milanlive.it
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