Barcellona è lontana, pensiamo al Genoa!

08 Mar 2013 20:45
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MILAN-LAZIO, IL MIGLIORE IN CAMPO

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Il Milan affronta l’insidiosa trasferta a Marassi e non può permettersi di sbagliare o di pensare ad altro, per non compromettere quanto di buono ha fatto fino a questo momento; nessuna distrazione Champions, anche il campionato è importante!

08.03.2013 01:33 di Davide Bin  articolo letto 21 volte

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Inutile nasconderlo: inevitabilmente il pensiero di tutti è già da tempo all’importantissima sfida di Barcellona in cui il Milan potrebbe completare l’impresa iniziata a San Siro, ma bisogna sforzarsi di pensare al presente, a una partita per volta, senza distrazioni e senza guardare troppo in là. I rossoneri anticipano al venerdì sera la partita di campionato contro il Genoa proprio per prepararsi meglio alla trasferta in Spagna, dove devono cercare di difendere il prezioso vantaggio di due gol, ma non possono permettersi di concentrarsi solo su ciò che avverrà martedì: bisogna pensare al campionato, bisogna vincere a Genova, perchè c’è da difendere anche un terzo posto appena conquistato battendo e superando la Lazio e, perchè no, si può mettere pressione a chi sta davanti (Napoli), sperando in passi falsi per cominciare a credere davvero ad un secondo posto che avrebbe del miracoloso, viste le premesse di inizio stagione, ma che permetterebbe di evitare addirittura i pericolosi preliminari di agosto. Purtroppo, però, non si può stare troppo tranquilli e prima di lanciare lo sguardo verso chi sta davanti è meglio dare un’occhiata dietro, perchè la concorrenza è agguerrita e il terzo posto è tutt’altro che blindato: Inter e Lazio sono ad un solo punto, la stessa Fiorentina è in piena corsa e anche la Roma potrebbe tornare pericolosa, ora che ha ritrovato risultati positivi in serie che le stanno permettendo di rientrare in corsa per l’Europa. Il Milan ha fatto una splendida rimonta, coronata proprio sabato scorso con l’ennesimo sorpasso, questa volta ai danni della Lazio e la conquista, per la prima volta nella stagione, del prezioso terzo posto in solitaria, ma tutto potrebbe essere rovinato subito se i rossoneri non usciranno con i tre punti da Marassi. La sensazione è che la lotta sarà serrata fino alla fine e non sarà facile difendere il terzo posto e, men che meno, dare l’assalto al secondo, ma il Milan sembra essere la squadra più in forma del momento, sta viaggiando da mesi a ritmo da scudetto e non deve compromettere questa splendida rimonta per un calo di concentrazione o per eccessiva distrazione a causa di altri impegni. Il Genoa è squadra ostica, perchè con Ballardini ha ritrovato gioco e risultati, ma non è ancora al sicuro dal rischio di retrocessione e deve alimentare la sua classifica con più punti possibili; recentemente i rossoblu hanno pareggiato allo Juventus Stadium contro la capolista e già questo risultato da solo fa capire che il Genoa non è più la squadra dimessa e sfiduciata che stava precipitando verso la serie B prima dell’avvento del nuovo tecnico. Ecco perchè Allegri, oltre a catechizzare i suoi sul fatto che Barcellona è lontana e bisogna pensare solo al Genoa, deve dare l’esempio per primo e schierare la migliore formazione possibile, limitando al minimo il turn-over: in questa stagione la cosa risulta più facile rispetto al passato, perchè l’età media si è abbassata notevolmente, ci sono molti giovani pieni di energie e di voglia di far bene e che recuperano più in fretta in caso di doppio impegno e, inoltre, c’è grande armonia nel gruppo, poche invidie e gelosie e tutti si sentono sullo stesso piano. Lo stesso Allegri ha fatto notare dopo la partita contro la Lazio che in questa stagione non ci sono “prime donne”, lasciando intuire che, invece, in passato c’era chi si sentiva al di sopra del gruppo, più importante di altri e pretendeva trattamenti di favore; in pratica si può dire che forse in passato il Milan aveva individualità migliori, ma ora è più squadra, tutti si sacrificano per il gruppo e per il bene comune e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Merito del tecnico, merito degli stessi giocatori, merito di chi ci ha creduto fin dall’inizio, quando tutto sembrava precipitare e fra questi ci sono pure quei tifosi che non hanno abbandonato la squadra, hanno continuato a seguirla e sostenerla con passione nonostante i primi tremendi mesi e ora si godono con orgoglio una squadra capace di giocare bene, divertire, vincere e in qualche occasione dare addirittura spettacolo; il fatto stesso che siamo quì a parlare di un terzo posto appena conquistato e della prospettiva di riuscire addirittura ad eliminare il Barcellona dei marziani, dice che in pochi mesi si sono compiuti passi da gigante e che i brutti anatroccoli sgraziati di ottobre sono diventati graziosi cigni a febbraio, come del resto aveva promesso in tempi non sospetti proprio Allegri, a costo di passare per pazzo. Ecco perchè sarebbe imperdonabile rovinare tutto con un brutto risultato a Genova, ecco perchè bisogna conquistare tre punti a Marassi, anche perchè ciò sarebbe un’ulteriore iniezione di fiducia in vista della super-sfida di martedì prossimo al Camp Nou. In fondo non è un’eresia dire che conquistare un piazzamento utile per qualificarsi alla prossima edizione della Champions League sia paradossalmente più importante che andare avanti in questa Champions, perchè per motivi economici e non solo è fondamentale garantirsi sempre, in ogni stagione, il posto nell’Europa che conta e visto che qualche mese fa sembrava impossibile ritrovarsi in questa fase della stagione a fare discorsi del genere, ora bisogna completare l’opera e non rovinare tutto sul più bello. Allegri ha ancora qualche dubbio da risolvere per quanto riguarda la formazione, ma qualche indicazione l’ha già offerta: in difesa dovrebbe giocare Yepes accanto a Mexes (Zapata è recuperato ma è meglio non rischiarlo e Zaccardo va inserito con calma), con Abate a riposo, De Sciglio a destra e il rientro di Constant a sinistra; a centrocampo lo stakanovista è Montolivo (sicuro titolare a Genova e a Barcellona), mentre Flamini e Muntari sono favoriti per gli altri due posti, con Ambrosini preservato per la battaglia del Camp Nou, dove la sua esperienza in partite del genere potrebbe risultare decisiva; in attacco solo panchina per Balotelli, ma è importante che SuperMario sia tornato in gruppo, mentre l’unico dubbio riguarda chi schierare al centro del reparto con Boateng e El Shaarawy ai lati: la logica direbbe Pazzini, esaltato dalla doppietta contro la Lazio, ma il Pazzo sarò sicuro titolare a Barcellona e, quindi, potrebbe rifiatare lasciando posto al giovane compagno che scalpita per mettersi in mostra. Fra i meriti di Allegri e dei suoi ragazzi c’è anche quello di essere riusciti tutti insieme a trasformare la concorrenza in un pregio piuttosto che in un danno: chiunque viene chiamato in causa si fa trovar pronto, gioca con il massimo impegno e si sente coinvolto nel progetto, cosa che non accadeva in passato quando spesso gli esclusi mostravano malumore e risentimento nei confronti del tecnico; l’esempio è proprio Pazzini, che a detta di tutti si doveva sentire sfiduciato e messo ai margini dall’arrivo di Balotelli e, invece, ha fornito ottime prestazioni e si è fatto sempre trovar pronto quando Allegri lo ha schierato e ha raggiunto quota dodici in classifica cannonieri, andando a formare con El Shaarawy la coppia più prolifica del campionato e una delle migliori nella storia del Milan berlusconiano. Genova rappresenta l’ennesimo esame di maturità per il gruppo rossonero, che deve mostrarsi capace di essere competitivo su due fronti, cosa che non è riuscita nemmeno al tanto decantato Milan della scorsa stagione, che si è lasciato condizionare troppo dalla doppia sfida contro il Barcellona, perdendo proprio in quelle settimane punti decisivi per la lotta scudetto. Quel Milan, pur pieno di stelle e senatori, non riuscì a sostenere la pressione di tanti impegni difficili e ravvicinati, lasciando via libera alla Juventus in campionato e al Barcellona in coppa, mentre questa squadra più giovane e smaliziata, con tanta voglia di imporsi e diventare “grande” ha affrontato con la stessa determinazione gli extraterrestri blaugrana, riportandoli sulla terra e sfide impegnative in campionato come il derby e quella contro la Lazio. Adesso arriva il momento decisivo, quello dei verdetti e sarebbe bello iniziarlo con una prestazione positiva ed un successo a Genova in una partita particolare anche dal punto di vista ambientale, perchè c’è grande rivalità fra le due tifoserie ed è sempre alto il rischio di tensioni dentro e fuori lo stadio, visto ciò che è successo in un passato che vorremmo cercare di dimenticare e per questo eviterò di parlarne oltre. La speranza è che fra poche ore si giochi solo una partita di calcio e che si possa assistere ad un evento sportivo e non a guerriglie e scontri e, ovviamente, ci aspettiamo anche l’ennesima vittoria di questo Milan lanciatissimo che ha appena demolito la Lazio e vuole iniziare una settimana decisiva nel migliore dei modi. Forza vecchio cuore rossonero, non fermiamoci proprio sul più bello!

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