Si ritira o no dalla politica? Dopo la condanna a 4 anni per frode fiscale, inflittagli dal Tribunale di Milano, Silvio Berlusconi ha deciso di raddoppiare gli sforzi. Non si candiderà più a capo del governo, ma resterà il leader carismatico del Pdl, che però farà le primarie. Appena due giorni fa, il presidente del Milan aveva fatto intendere che poteva anche ritirarsi.
Oggi pomeriggio una conferenza stampa fiume in cui Berlusconi ha attaccato tutto e tutti: da Monti a Napolitano, dai giudici a Equitalia, dalla Merkel a Sarkozy, dall’Unione Europea alla Corte Costituzionale passando per Casini e il parlamento. Vien da chiedersi: dov’era lui in questi anni?
Le poliche di Mario Monti “sono recessive – ha detto il numero uno di Mediaset. – Il professore fa quello che vuole la Merkel per favorire la Germania”. Ci sono troppe imposte: “L’Imu andrebbe abolita. La gente non spende più soldi anche per colpa dei controlli del fisco. Se uno vuole spendere i propri soldi, subito arrivano i controlli e c’è paura. Anche Equitalia è un grosso problema”.
Nella conferenza stampa che si è tenuta a Milano, Berlusconi ha minacciato di staccare la spina all’attuale presidente del consiglio: “Decideremo nei prossimi giorni se togliere la fiducia e tornare subito al voto. Stiamo valutando il da farsi”.
Berlusconi ha trovato modo anche di parla del Milan. I rossoneri sono terz’ultimi in classifica, peggior risultato da quando il proprietario è lui, cioè dal 1986. L’ex premier non ha fatto capire se cederà il club oppure no. Di sicuro, non si impegnerà più di quanto ha fatto negli ultimi anni. Un impegno assai scarso, anche in termini economici. Per non parlare dell’entusiasmo, che sembra mancargli completamente. “Volevo dedicarmi a una squadra di calcio che ha bisogno di cure, il Milan, ma farò a meno di questo – ha detto Berlusconi – intendo continuare nell’opera di modernizzazione e di cambiamento con cui mi sono presentato agli italiani nel ’94″. Se i risultati sono questi…