Nella giornata di ieri, attraverso il giornale The National, il presidente della FIFA Joseph Blatter ha accusato il Milan per aver abbandonato il terreno di gioco in occasione dell’amichevole di Busto Arsizio: “Tolleranza zero e pesanti sanzioni per combattere il razzismo, ci vuole questo, lasciare il campo non è una soluzione. Se un giocatore lascia il campo poi scatta la squalifica. Attendo una relazione dalla Federazione italiana in merito all’accaduto. Questo è un argomento molto delicato. Ripeto non ci deve essere tolleranza sul razzismo allo stadio, bisogna combattere questo fenomeno. L’unica soluzione è quella di essere molto duri con le sanzioni e le sanzioni devono essere una diminuzione di punti o qualcosa di simile. Quanto accaduto è l’esempio che gli spettatori devono comportarsi bene, perché, se ho capito bene, un giocatore può andarsene e gli altri andar via con lui. Non si può continuare con gli insulti”.
Una presa di posizione che ha lasciato perplessi in casa rossonera, con un Boateng a rischio squalifica. Nel post Siena-Milan non si è fatta attendere la risposta dei giocatori, riprese da calcionews24.
Ambrosini: “Sappiamo che ci sono delle regole ma abbiamo voluto mandare un segnale. Inoltre sarebbe giusto che esistano norme univoche, visto che in questo momento in Italia esiste un sistema e in Europa un altro”.
Più duro Pazzini: “Chi se ne importa di Blatter. Era giusto dare un segnale. Basta parlarne, però. Sono 4 giorni che lo facciamo e si rischia di dare troppa importanza ad un episodio“.
Bonera: “Il Milan non ha sbagliato“.