di Ezio Azzollini

Buona la prima, ma che fatica. E non poteva essere altrimenti: il “Milan di Seedorf” non può ovviamente essere ancora il Milan che ha in mente Seedorf. Eppure. Eppure abbiamo visto gamba, abbiamo visto diligenza, abbiamo visto Silvestre, abbiamo visto meno spensieratezza nelle zone sbagliate del campo, abbiamo visto i rossoneri, già fatti a fette di per loro, non farsi fare a fette in mezzo al campo da una squadra, il Verona, che fa a fette chiunque di per sé.

Buona la prima, insomma, ma ancora poco di indicativo. Ma quel poco che serve a ricominciare ad indicare, con le dita, verso su: dove l’Europa è distante sette punti. E’ un duello che rischia di giocarsi con l’Inter. Che pare recriminare un rigore, a Genova. Con il Milan che vince su ineccepibile rigore, vuoi vedere che gli slogan e le magliette cambiano latitudine?

A proposito: social letteralmente impazziti per la doppietta di Alessandro Matri. Non sono le reti, per usare un eufemismo, più complicate della storia del calcio (anticipo in “estirada” dopo un cross nel cuore dell’area avversaria, e un tap-in da metri zero), ma serve a fare gag e notizia. Una notizia ottima sia per Milan che per Fiorentina, e saranno contenti a Firenze, dove sappiamo ci leggono con molto affetto, dovizia, calore, e anche in questo caso dita all’insù. Ottima per il Milan perché, per un Matri valorizzato, il prezzo da esigere da Della Valle, finalmente incline al dialogo di mercato con il Milan, sarà molto più alto, o perché in ogni caso il nuovo Matri rossonero edizione 2014/15 sarà più consapevole e di nuovo fiducioso. E ottima per la Fiorentina, perché un Matri così Mitra è quello che era sempre mancato, come confessa Montella, e andrà certamente inserito nella lista Champions dei Viola per il doppio impegno con l’Atletico Madrid.

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Scritto da Ezio Azzollini il gen 20 2014 . Registrato sotto Editoriale, In evidenza, iphone focus, News .