Cagliari-Milan, l’alfabeto di Massimiliano Allegri

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CARNAGO.

Si recupera la 1/a giornata di campionato slittata a fine agosto a causa dello sciopero indetto dall’AIC. Il Milan di Allegri fa visita al Cagliari di Ballardini. La sfida alla formazione rossoblu nel personale vocabolario del tecnico rossonero.

V come Vetta… “Dovremo cercare di fare di tutto per non sbagliarla, sono punti importanti per il campionato. Dobbiamo rincorrere la vetta e per farlo dobbiamo andare avanti a vincere, anche se a Cagliari è difficile farlo. In casa giocano un calcio diverso, lasciano pochi spazi. Alle feste penseremo da dopodomani. Giochiamo sempre prima della Juventus, ultimamente: sarebbe bello andare davanti a loro anche domani, in attesa del loro risultato, sperando poi di andare in testa e non farci più riprendere”.

S come Sforzo… “Non ci mancano i gol degli attaccanti, sono assolutamente sereno. Può esserci un pizzico di stanchezza mentale, ma dobbiamo fare l’ultimo sforzo: i campionati si vincono anche quando giochi meno bene ma riesci a portare a casa i tre punti”.

…come Siena… “Con il Siena siamo partiti bene, ci siamo un po’ complicati la vita per poi progredire nel secondo tempo”.

…e come Sardegna… “A Cagliari è una partita diversa dalle altre: è la città ed è la squadra che mi ha lanciato nel grande calcio da allenatore, sono affettivamente legato alla Sardegna. Torno sempre volentieri a Cagliari e ritrovo volentieri gli amici. Non c’è rivincita nei loro confronti, rimarrà una tappa della mia carriera sperando sia lunga”.

N come Nainggolan… “Le qualità di Nainggolan non le scopro ora: arrivò a Cagliari a gennaio, aveva bisogno di ambientarsi e nello scorso campionato è venuto fuori per il suo valore. Dovremo giocare la partita con aggressività, ma ci vorrà anche pazienza stando attenti ai loro spunti in contropiede”.

P come Presidente… ”Con lui mi confronto non solo dopo cena, anche al telefono. Parliamo della squadra, io gli spiego alcune scelte e mi fa piacere. Lui vede le cose in anticipo: Boateng sta facendo bene da trequartista, ma può fare la mezzala. Certo, è un progetto che va fatto piano piano. Il Presidente è un esteta, gli piace il bello del calcio. I suoi acquisti personali sono stati sempre i “numeri 10″, giocatori talentuosi: sa però che per vincere serve equlibrio, anche se condivido molto di quello che ha detto”.

D come Dubbi… “Ne ho a centrocampo e in attacco, dietro recuperiamo Zambrotta e Antonini, Mexes e Taiwo hanno fatto una buona partita. Abbiati è a disposizione, possibile che rientri”.

C come Contratto… “Problemi contrattuali non ce ne sono. Quando metteremo a posto il discorso economico, non ci saranno problemi. Nessuno ha mai detto che sul contratto debba esserci un accordo in caso di vittorie. Arriveremo comunque sicuramente a un accordo”.

P come Pato… “Pato ha le qualità di un goleador, ha la media di una rete ogni due partita. E’ stato quasi un anno fermo tra infortuni e ricadute, ha bisogno di giocare per trovare la condizione e deve giocare con un compagno vicino, mentre con Leonardo gravitava in una posizione diversa. Da quando ci sono stato io, è sempre stato titolare: l’anno scorso negli ultimi mesi ha sempre giocato, ora pian piano sta rientrando in condizione. Sabato ha avuto due occasioni per fare gol, a dimostrazione delle sue qualità da goleador”.

B come Barcellona… “Il Milan è uscito bene dai due confronti diretti con il Barcellona: a Milano abbiamo giocato alla pari con loro, dimostrando che in Europa siamo cresciuti molto e possiamo andare sino in fondo.
Seedorf davanti alla difesa ha già giocato a Londra, è una soluzione ripetibile”.

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