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Il calciomercato comincerà ufficialmente solo il 3 gennaio: c’è dunque ancora una decina di giorni di tempo per rumors ed indiscrezioni, poi sarà la volta degli affari ufficiali. A differenza della lunghissima sessione estiva, infatti, ora ci saranno “solo” tre settimane di tempo: per questo quasi tutti gli operatori di mercato hanno già le idee chiare ed alcuni affari attendono solo di essere ratificati. Scorriamo nel dettaglio la situazione delle venti squadre di A:
Atalanta. Il momento è delicato ma solo fuori dal campo. Dentro al rettangolo di gioco, infatti, la Dea ha dimostrato di poter ottenere una salvezza tranquilla, sempre che dalla Procura Federale non arrivino altre sorprese. Il mercato però non vedrà certo l’Atalanta tra le protagoniste: l’unica esigenza è un difensore visti gli infortuni di Capelli (stagione finita) e Manfredini: Marino sogna Aronica ma agganciarlo sarà quasi impossibile. La rosa verrà sfoltita: sicure le partenze di Ardemagni e Caserta, mai presi in considerazione da Colantuono, possibile quella del giovanissimo Minotti, ma solo in prestito.
Bologna. Fare mercato senza un direttore sportivo non è facile: per questo si prospettano venti giorni complicati per il presidente Guaraldi. I rinforzi però servono eccome: sicuri l’arrivo di un difensore e di un centrocampista. In entrambi i ruoli Pioli ha le idee chiare ed ha chiesto due suoi pupilli ex Chievo ma se per il palermitano Mantovani si fa dura (Mutti ha posto il veto alla cessione), più facile sarà chiudere per Gelson Fernandes, ora al St. Etienne. Ma la rosa sarà ritoccata anche davanti viste le sicure partenze di Vantaggiato e Gimenez: il profilo ideale è una punta giovane ma affidabile disposta ad accettare la panchina.
Cagliari. Nel post-partita della gara con il Milan Cellino è stato chiaro: arriverà un giocatore per reparto per non fare della salvezza un obiettivo affannoso. Ok, a patto però di resistere alle sirene: Nainggolan dovrebbe restare fino a giugno non così per Biondini, in scadenza a giugno e ad un passo dal Genoa. L’unica, quasi, certezza riguarda proprio il centrocampo dove è quasi fatta per il ritorno in rossoblù di Daniele Dessena mentre davanti i sogni rischiano di rimanere desideri. Quasi impossibile agganciare Inzaghi, più fattibile l’affare-Paloschi ma il Chievo sembra non sentirci. In difesa si cerca un centrale giovane ma affidabile.
Catania. La missione salvezza sembra destinata ad essere completata con largo anticipo ma i voli pindarici sono comunque banditi. L’Europa viene ritenuta un obiettivo irraggiungibile, quindi niente spese pazze. Tutto dipenderà comunque da Maxi Lopez: se, come pare, se ne andrà, l’affare sarà chiuso in tempi ragionevoli per trovare un sostituto, che potrebbe essere anche l’unico affare in entrata. Calda a proposito la pista che conduce ad Alejandro Alfaro del Maiorca, che peraltro non è un centravanti di ruolo. Sicura invece la cessione di Ricchiuti, vicino al Padova.
Cesena. Resistere alle sirene e correggere gli errori (di presunzione?) commessi in estate. Al presidente Campedelli ed al ds Minotti non mancherà il lavoro per consegnare ad Arrigoni una rosa più “logica” di quella confezionata in estate. Perché se un anno fa la salvezza arrivò anche senza bomber, oggi una prima punta serve come il pane. Dovrebbe essere l’enfant du pays Nicola Pozzi, che rientrerebbe in un maxi scambio con la Sampdoria che porterebbe in Romagna anche Franco Semioli (l’esterno che serve per il 4-4-2) in cambio di Eder. Sicuro l’arrivo anche di un centrocampista mentre alla fine Von Bergen dovrebbe rimanere fino a giugno al pari di Parolo.
Post Originale:
Calciomercato al via: il punto squadra per squadra. Prima parte