Mario Balotelli (nella foto con Adriano Galliani), il principale colpo del calciomercato invernale, è stato appena presentato in conferenza stampa. Acquistato dal Manchester City per 20 milioni di euro, l’attaccante italiano, che ha firmato fino al giugno 2017, ha espresso tutta la sua soddisfazione perché finalmente può vestire la maglia che ha sempre sognato: quella del Milan.
“Era da tanto che volevo venire – ha detto Balotelli. – Spero di fare grandi cose insieme alla squadra. Io sono generoso e mi trovo con tutti gli attaccanti del Milan. Niang è simile a me, è giovane e non deve pensare al mondo esterno al calcio, ma solo al campo. Esulto poche volte, è il mio carattere, ma forse al Milan sorriderò di più perché sono arrivato nella squadra per cui tifo. Però prima devo segnare – ha precisato Supermario. – Essere tornato vicino alla mia famiglia e ai miei amici è importante non solo per me ma per tutti. L’entusiasmo e l’affetto dei tifosi e dei compagni mi hanno sorpreso, proprio non me li aspettavo. In famiglia mi hanno fatto gli auguri, mamma e papà sono contenti che sia tornato a casa. Spero di non deludere nessuno, al Milan mi hanno subito voluto bene. Sono sempre stato una punta centrale, Allegri mi ha detto che mi farà giocare centrale ed è la mia posizione preferita. Mancini a volte mi ha schierato come attaccante sinistro ma a me non piaceva, non mi trovavo bene in quella posizione. Quando ho saputo che stavo per passare al Milan stavo dormendo: mi hanno svegliato prima della merenda prima della partita con il QPR”.
Balotelli non ha eluso le domande sul suo recente passato nerazzurro: “Sono passati 4 anni da quando sono andato via, nel frattempo sono cresciuto. Sono qua per vincere da protagonista. All’Inter ho vinto non da protagonista. I tifosi dell’Inter non possono essere arrabbiati con me. La mia decisione di venire al Milan è stata una scelta calcistica: vestire la maglia rossonera è sempre stato il mio sogno”. Lo disse anche Zlatan Ibrahimovic. I tifosi si augurano che l’avventura di Supermario, però, possa essere più lunga.
cazzo che attacco!
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