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Questo calciomercato poteva essere ricordato dai tifosi del Milan come il più nero della storia recente. Thiago Silva stava per passare al Psg. Antonio Cassano minacciava di andarsene. Zlatan Ibrahimovic avrebbe potuto chiedere la cessione, vedendo la squadra nettamente indebolita. Invece, a quanto sembra, i tre giocatori rossoneri più forti sono destinati a rimanere.
Non può che esserne felice Ibra, il quale ha ribadito che resterà fino al 2014, anno di scadenza del contratto. Queste le parole dello svedese, appena eliminato con la sua nazionale da Euro 2012: “Sono arrabbiato dentro, ma non penso in negativo – ha detto . Al contrario, voglio andare avanti. Ora contro la Francia giochiamo per l’onore. E rispetterò il contratto con il Milan. Le sconfitte non significano nulla, non mi fanno pensare in negativo. Al contrario – ha aggiunto l’attaccante scandinavo – bisogna andare avanti. Dentro di me ho una grande rabbia che mi dà maggiore motivazione. Ciò che è accaduto qui non è positivo, ma questo è l’effetto che suscita in me”.
Per un campione che rimane, ce n’è un altro che potrebbe tornare. Parliamo di Ricardo Kakà. Il brasiliano, 30 anni, sta pensando di rescindere, col consenso del Real Madrid, il proprio contratto. L’ex del San Paolo potrebbe tornare in patria, ma anche l’ipotesi Milan sarebbe praticabile. Il problema principale è lo stesso di sempre. Se anche Kakà potesse arrivare a parametro zero, ci sarebbe poi da pagare il suo faraonico stipendio. Si tratta di 12 milioni netti a stagioni, ovvero 24 milioni lordi. Anche con un contratto biennale, sarebbero in tutto 48 milioni. Cifre totalmente fuori dalla portata del Milan, che anzi punta ad abbassare le pretese economiche dei calciatori. Proprio per questo nessuno si strapperebbe i capelli se trovasse un’altra squadra anche Robinho, che percepisce 5 milioni a stagione. Su di lui c’è il Malaga, anche se il brasiliano non sembra molto intenzionato a tornare nella liga spagnola.
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Calciomercato, Ibrahimovic annuncia la permanenza al Milan