Avanti con Allegri. Nonostante Udinese-Milan 2-1 di ieri pomeriggio, la società di via Turati ha deciso di confermare l’attuale tecnico. Nette le parole usate da Adriano Galliani: “Non è stata la svolta come lo scorso anno a Udine, abbiamo giocato meglio però, poi in 9 era difficilissimo anche se abbiamo avuto un’occasione per il pareggio – ha detto l’amministratore delegato. – La squadra è in miglioramento, speriamo mercoledì arrivi la vittoria. Ho visto un bel gol di El Shaarawy, sull’1-1 avevano un po’ di paura loro, buoni i primi 20 minuti iniziali. Sul nostro pareggio l’Udinese si era un po’ spaventata, poi è arrivato il rigore. Ci riprenderemo con questo allenatore: Massimiliano Allegri gode della totale fiducia del presidente e del sottoscritto. Siamo al suo fianco, – ha aggiunto Galliani – lo è anche la squadra, ora lavoriamo che sicuramente i risultati cambieranno”.
La verità è che Allegri è molto più in bilico di quanto abbia fatto intendere il manager rossonero. Per Berlusconi la misura è colma da tempo. Ma Galliani vuole dare al Conte Max un altro paio di chances. Decisive, in questo senso, saranno le prossime due gare di campionato: mercoledì con il Cagliari e sabato con il Parma. Se non dovesse arrivare la vittoria nemmeno in settimana, l’esonero dell’allenatore sarà praticamente automatico.
Anche perché la classifica del Milan è diventata drammatica. Lo scudetto è già un miraggio (Juventus a +9), ma anche la qualificazione alle coppe europee al momento sembra utopia. Non sono pochi i tifosi a temere che il vero obiettivo deve essere la salvezza: che al momento sarebbe raggiunta per un solo punto. E meno male che fino ad agosto (sì, quello del 2012), in casa rossonera c’era il coraggio di parlare di scudetto.
Ora non rimane che attendere. La tensione in casa Milan è alle stelle. Soltanto un successo contro il Cagliari, al centro delle polemiche per i noti motivi, potrebbe regalare un po’ di serenità all’ambiente.