
La linea è sempre la stessa. Priorità alle cessioni, solo dopo si penserà ad acquistare. Ma saranno in pochi di arrivare. Anche perché attualmente la rosa a disposizione di Allegri, al lordo degli infortunati, è formata da oltre 30 elementi. “Il nostro sarà un mercato dettato dagli infortuni, spesso abbiamo centrato i sostituti, altre volte no – ha ammesso il vice presidente del Milan. – Numericamente siamo apposto quindi in difesa e centrocampo non arriva nessuno e non cediamo nessuno. Se parte uno solo non compriamo nessuno, se partono due ne prendiamo uno. Vogliamo dare spazio a Niang”.
Galliani ha confermato che esiste una trattativa per cedere Robinho al Santos, ma la speranza del dirigente è quella che “il brasiliano rimanga al Milan”. L’amministratore delegato ha poi affermato che la richiesta per Pastore c’è stata, ma il Psg “ha detto no al prestito”. Drogba e Chiriches? “Non arriveranno”.
Galliani è tornato a parlare poi di Allegri, grande protagonista della rimonta in classifica dopo un inizio disastroso: “Sappiamo proteggere i nostri allenatori – ha detto l’amministratore delegato. – Abbiamo cambiato meno allenatori di tutti in 27 anni e non è vero che i nuovi allenatori fanno più punti dei vecchi. Il momento delicato fu dopo 8 giornate quando avevamo solo 7 punti. Sul campo eravamo tra gli ultimi e pensate se avessimo cambiato allenatore cosa sarebbe successo. Cambiarlo vorrebbe dire sconfitta per la società e per i giocatori. Occorre avere pazienza e cultura calcistica, è più facile cambiare che non cambiare. Una grande mano l’ha dato Berlusconi – ha aggiunto Galliani – è così che sono partite le convocazioni”.