Milano- Anche il reparto più prolifico e con meno punti deboli subirà dei cambiamenti. Ebbene si, gli stravolgimenti dell’attacco in casa Milan non sono finiti. Lo scorso anno fu la volta degli addii di Cassano ed Ibrahimovic, quest’ultimo molto rimpianto dai tifosi, con i conseguenti arrivi di Pazzini e dei giovanissimi Bojan e Niang ad inizio stagione. Poi la partenza di Pato nel mercato di gennaio, ottimamente sostituito dallo strepitoso Mario Balotelli, e adesso cosa succederà? Scontata sembra oramai la partenza di Robinho, che avrebbe dovuto lasciare il club di via Turati già da tempo per accasarsi al Santos. La trattativa sfumò solo temporaneamente per questioni economiche, che però, sembrano oramai superate e il carioca dovrebbe ritornare in patria subito dopo la fine del campionato. Anche per Bojan non si prospetta un futuro rossonero. Lo spagnolo è in prestito dal Barcellona e per riscattarlo ci vogliono 15 milioni. Difficile che il club del presidente Berlusconi sborsi quella cifra. Da definire ancora cosa ne sarà di Pazzini, anche se l’attaccante, classe 84, ha dimostrato di essere una colonna portante per questo Milan.
L’a.d.Adriano Galliani è già al lavoro per compensare queste nuove partenze e nel suo mirino, pare sia finito, il centrocampista del Torino, Alessio Cerci, che ha debuttato la scorsa settimana con la nazionale di Prandelli, e ha dimostrato di avere grande feeling con il duo rossonero Balotelli-El Sharaawy. Il cartellino del giocatore è condiviso da Torino e Fiorentina ed il club granata è intenzionato a riscattare l’esterno offensivo a tutti i costi. Sull’atleta classe 87, ha puntato gli occhi anche il Napoli, pertanto si prospetta una dura battaglia per garantirsi le performance del giocatore. Il Milan, nel frattempo, guarda anche altrove, nello specifico in Belgio casa Anderlecht. Piace infatti, Dennis Praet, fantasista classe 94, che è stato rivale dei rossoneri nel girone eliminatorio di Champions League. Il baby talento belga è legato al club fino al 2015 e il costo del suo cartellino è piuttosto accessibile ovvero 5 milioni di euro.
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