Silvio Berlusconi, Foto

Sei anni fa se ne andò Andry Shvechenko (che ieri sera, contro la Svezia di Ibrahimovic, ha dimostrato quanto ancora potesse dare e non ha potuto al calcio). Tre anni fa toccò a Ricardo Kakà. Stavolta sembra il turno di Thiago Silva, vicinissimo al Psg.
C’era un tempo, quello di Baresi, Maldini, Gullit, Van Basten, e poi Boban, Savicevic, Weah, in cui il Milan non dava via i suoi migliori campioni per nessuna cifra. Al massimo erano i grandi giocatori a chiedere di andare via, ma quando ormai erano agli sgoccioli della carriera: vedi Gullit, Weah e Savicevic.
Oggi è l’esatto contrario. Basta un’offerta pazza e se ne vanno via tutti. Ai tifosi del Milan non resta che sperare che l’offerta pazza non arrivi. Se no l’esito è praticamente scontato.

In queste ore Adriano Galliani e Leonardo discutono del passaggio al Psg di Thiago Silva. Sembra che i francesi siano disposti a spendere fino a 46 milioni di euro. Sono una cifra ancora definire, e comunque mostruosa, è vero. Ma il punto non è nemmeno questo. Il punto è che questa somma, se entrerà nelle casse del club di via Turati, non sarà reinvestita. Servirà solo a ripianare il bilancio.

Non solo. Vista la probabile partenza di Silva, lo stesso Ibrahimovic potrebbe chiedere di essere ceduto. Il rischio, nella prossima stagione, è quello di avere una squadra che lotta per andare in Europa League, nella migliore ipotesi. Già, perché qualche settimana fa sono andati via Nesta, Seedorf, Gattuso, Van Bommel, Inzaghi, Aquilani, Flamini, Merkel e Zambrotta. In compenso, sono arrivati Gabriel, Traorè e Montolivo.

I tifosi del Milan sono giustamente sconcertati e infuriati. La squadra viene fatta a pezzi e non c’è nessuna ambizione sul fronte calciomercato. Silvio Berlusconi tace. Lo stesso Berlusconi che sciaguratamente bloccò la cessione di quel che rimane di Pato. Per il Milan sarà un’estate di passione, l’ennesima in questi anni. Qua o Galliani prende 2-3 campioni, oppure il Meazza, nella prossima stagione, rischia di essere un deserto.

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