M’Baye Biang e Adriano Galliani – Foto

(LucaC) – “Le petit Henry”, il suo soprannome in Francia. Questo dovrebbe bastare per capire il colpo fatto dal Milan. M’Baye Niang, nato in Francia ma con chiare origini africane, più precisamente senegalesi, è un predestinato: comincia a giocare fin da piccolissimo nella squadra del suo Paese, prima di trasferirsi al Poissy, nel 2003. Con i gialloblù gioca tre anni, fino al 2007, quando viene prelevato dal Caen. Qui viene inizialmente fatto giocare con le giovanili, prima di essere convocato, a soli 15 anni, nell’Under 19 della squadra.

Le ottime prestazioni in questa categoria lo fanno passare , nell’agosto 2010, al Caen 2, squadra delle riserve, che milita  in quarta divisione. Alla seconda partita arriva la prima rete, contro la squadra Moulinoise. Il suo percorso verso la prima squadra è sempre più in discesa e, nel febbraio 2011, firma il contratto che lo lega, per tre anni, al Caen. Due mesi dopo debutta in Ligue 1, contro il Tolosa e, appena due settimane dopo, segna il suo primo centro in carriera nella massima serie, contro il Lens in casa: a soli 16 anni e 127 giorni è il secondo marcatore più giovane della storia della Ligue 1, dopo Laurent Roussey. Segnerà altre due volte durante la stagione 2010-2011, reti pesanti in ottica salvezza, obiettivo centrato dalla sua squadra. Non va così però l’anno seguente, durante il quale la seconda punta francese gioca 23 partite, condite da 2 reti, che però non sono sufficienti ad evitare la retrocessione del suo team.

Durante la sessione appena conclusa, è uno dei pezzi pregiati del mercato francese, su di lui, oltre al Milan, ci sono le inglesi Tottenham ed Everton. Il suo desiderio è chiaro però, vuole solo il Milan, e il matrimonio si consuma sul finire del mercato, il 28 agosto, con la società rossonera disposta a spendere ben 3 milioni di euro per assicurarselo. Il giocatore ha firmato un triennale, ed indosserà la maglia 19. L’Under 21 francese diventa un giocatore sul quale il Milan può puntare, nel futuro ma anche nell’immediato presente.

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