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La stagione di Alexandre Pato è finita. Non c’era nemmeno bisogno del responso ufficiale dei medici per rendersene conto. Il brasiliano ha subito ben 14 infortuni dal 2010 ad oggi. Nel solo 2012 si è infortunato 3 volte, dopo pochissimi minuti di gioco. Il fatto più sconcertante è che ogni volta il giovane sudamericano rientrava da un altro infortunio. Insomma, il calvario del papero è senza fine.
I medici del Milan, dopo avere spedito Pato negli Stati Uniti, non sanno più che pesci pigliare. Nessuno è in grado di dire se i problemi del brasiliano sono più legati al fisico o alla testa. Da escludere è che sia colpa del pessimo manto erboso del Meazza. Le ragioni sono due ed evidenti. La prima è che il campo è lo stesso anche per i compagni di squadra e gli avversari, eppure non finiscono tutti, costantemente, ko. Poi bisogna sottolineare come martedì il Milan giocava al Camp Nou, dove il manto è ideale per giocare a calcio. Eppure, dopo la miseria di 14 minuti e un pallone toccato, il papero è stato costretto ad uscire.
A gennaio il Psg era disposto a investire 28 milioni di euro più bonus per lui. Ora il prezzo del cartellino è crollato e si avvicina sempre più allo zero. Un danno enorme, per il club di via Turati, che nel 2007 investì la bellezza di 22 milioni di euro, mica bruscolini.
Ora la società è preoccupata del futuro. Che fare, col brasiliano? L’ipotesi prestito prende sempre più corpo. Per Pato si prospetta un ritorno in Brasile. Francamente, non sarebbe una cattiva idea. Peggio di come è andata questa stagione, non può andare.
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Calciomercato, Milan: ipotesi prestito per Pato