Tifosi, dirigenti sportivi e giornalisti sono praticamente tutti d’accordo: gli acquisti più importanti di questa sessione invernale di calciomercato li ha fatti il Milan. Il club di via Turati ha preso Mario Balotelli (nella foto), Cristian Zaccardo e Bartosz Salamon. Contemporaneamente, Galliani si è sbarazzato di Urby Emanuelson, Francesco Acerbi, Alexandre Pato, Rodney Strasser e Djamel Mesbah.
Il Milan è praticamente fuori, già da settembre, per la corsa scudetto. Alla squadra di Allegri – eliminata dalla Coppa Italia nei quarti – restano due obiettivi: la qualificazione alle prossime competizioni europee e questa edizione della Champions League. L’avversario, come sapete, sarà il Barcellona. Squadra stratosferica, di gran lunga la più forte al mondo, senza nessun punto debole.
A dicembre, quando il sorteggio ha regalato al Milan Messi e compagni, si diceva che non ci sarebbero state speranze. L’unico modo per avere qualche possibilità in più di passare il turno era quello di rinforzare la squadra col mercato. Ma così non è stato. Balotelli, già sceso in campo col Manchester City, non era inseribile nella lista Champions League. Zaccardo e Salamon, al contrario, potevano essere inclusi: ma Allegri ha clamorosamente deciso di lasciarli fuori.
Insomma, il Milan che affronterà il Barcellona sarà quasi lo stesso di quello che – tra mille fatiche – è arrivato secondo nel girone. Non ci saranno Pato, Emanuelson e Acerbi, mentre Allegri avrà Muntari, Traorè e Niang: queste le sole novità. E allora viene da chiedersi: a che cosa serviva prendere tre giocatori che poi non avrebbero disputato la Champions? Perché Allegri ha voluto Zaccardo e Salamon, se poi non riponeva grande fiducia in loro? Tutte domande che andrebbero rigirate a Galliani, ma che nessuno ha osato fare.