Tutti hanno parlato a lungo degli addii di Thiago Silva e Ibrahimovic. In pochi, però, si sono concentrati sugli acquisti del Milan, che come sempre sono stati molto numerosi.
Ma dopo 4 partite ufficiali, una domanda sorge spontanea: chi li ha visti? L’unico a scendere in campo con una discreta continuità, sin qui, è stato Nigel De Jong, che però ha molto deluso contro l’Anderlecht. Ogni tanto si sono visti gli ex Chievo Verona, Acerbi e Constant. Il difensore se l’è cavata abbastanza bene. Il centrocampista ha collezionato solo brutte figure. Già, ma gli altri? C’è chi, come Bojan Krkic, è sceso in campo in tutto una mezz’oretta e contro l’Anderlecht è rimasto tutto il tempo in panchina. Mbaye Niang, che veniva già considerato maturato per la prima squadra, è già stato retrocesso in Primavera. Quando Robinho sarà recuperato (di Pato è meglio non parlare qui), il giovane attaccante francese non avrà praticamente chances di essere considerato da Allegri.
I casi più importanti, comunque, riguardano altri due giocatori. Prendiamo Bakaye Traorè. Quando è arrivato, a parametro zero, il Milan di avere in pugno un fenomeno del calcio africano. Il maliano ha giocato solo in amichevole, mostrandosi palesemente inadeguato. La sua sembra già una bocciatura netta, più pesante ancora di quella subita da Taye Taiwo, che almeno qualche partita la giocava.
Non va meglio a Cristian Zapata, uno che il nostro campionato lo conosce benissimo, avendo disputato molte stagioni con l’Udinese. Il colombiano doveva essere il sostituto di Thiago Silva. Ha giocato, discretamente, anche il Trofeo Berlusconi. Poi non è più sceso in campo, nonostante sia tra i pochi rossoneri a non avere avuto problemi fisici. Come mai questo ostracismo verso l’ex giocatore del Villarreal? Purtroppo Allegri conferma ancora una volta di fare scelte ideologiche, e non di schierare la formazione in base ai reali meriti di ciascuno. Le figuracce del Milan sono sotto gli occhi di tutti.