Qualche ora fa è scoppiata una sorta di bomba sul calcio italiano. L’ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, indagato dalla Procura di Cremona sul caso scommesse, aveva fatto al telefono i nomi tre azzurri: Gianluigi Buffon, Gennaro Gattuso e Fabio Cannavaro. Diceva, l’uomo, che lo juventino, il milanista e l’ex giocatore del Parma scommettevano fino a 200mila euro al mese. Santoni definiva Gattuso, Buffon e Cannavaro come dei “malati”. L’inquietudine, per fortuna, è durata poche ore. I tre azzurri, campioni del mondo nel 2006, non c’entrano nulla. E i giudici, d’altronde, erano stato assai cauti nell’attribuire valore alla telefonata del 30 settembre.

Ora è arrivata anche la precisazione dell’avvocato di Nicola Santoni, che smentisce il coinvolgimento del centrocampista, del portiere e dell’ex difensore dell’Inter. Quelli dei tre, sono dei nomi buttati a caso nel pentolone delle scommesse. Non è certo la prima volta che dalle intercettazioni emergono cognomi importanti. Nella quasi totalità dei casi vengono tirati in ballo per puro vanto. In verità né Gattuso, né Buffon, né Cannavaro conoscevano l’ex preparatore atletico della squadra romagnola.

L’inchiesta di Cremona, ad ogni modo, va avanti. Molte le gare di Serie A nel mirino degli inquirenti. Alcune persone coinvolte iniziano a svuotare il sacco. Insomma, la bufera è tutt’altro che passata.

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