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Intervistato da Pierluigi Pardo, in esclusiva per Studio Sport, Antonio Cassano ha commentato il periodo buio che ha passato, sottolineando come sia stata tanta la paura di morire: “Avevo paura per me, per mia moglie e per il mio bambino. Per fortuna è tutto passato“.
“Importantissimo è stato il sostegno della gente. Mourinho, Capello, Del Neri, Iniesta, ho capito veramente quante persone stimano Cassano, più come uomo che come calciatore, che è la cosa più importante. – continua il talento di Bari Vecchia – Avrò qualche nemico in meno? Tranquillo, ora che tornerò a sbagliare qualche passaggio ricominceranno a dire che non sono buono, che sono una testa matta. Ormai ci siamo abituati”.
Domanda anche riguardante i fischi dei tifosi avversari, cosa a cui Antonio non dà peso: ” E’ normale che mi fischino, significa che hanno paura di me. L’ importante è essere apprezzati dai propri tifosi“.
Il Milan l’ha sempre aspettato e, come dice lo stesso Antonio, è stato impeccabile nel selezionargli le cure adatte: ” Credo che nessuna società mi avrebbe curato come ha fatto il Milan, perciò ringrazio il presidente Berlusconi, Barbara ( Berlusconi n. d. r.) e Galliani, che mi è sempre stato vicino dal primo giorno; ma soprattutto voglio ringraziare Tavani, colui che mi ha salvato la vita“.
Elogi anche per Prandelli: “Cesare è stato importantissimo per me. L’ha sempre detto che mi avrebbe aspettato fino all’ ultimo giorno“.
E, per finire, Pierluigi Pardo chiede scherzosamente se i piedi sono sempre quelli: “I piedi sono sempre buoni, il problema è la forma, ma se mi dovessi accorgere di non farcela, non ci penserei su due volte a lasciare tutto. Voglio che la gente si ricordi di Cassano come un buon giocatore, non come uno che fa compassione“.
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Cassano: “Per fortuna è tutto passato, ho avuto paura di morire”