Letizia Moratti: ricordi da milanista MILAN, LETIZIA MORATTI DA RAGAZZA TIFAVA MILAN – Il sindaco di Milano Letizia Moratti, in un momento di ricordi infantili, ha affermato, che da bambina tifava Milan, nonostante la squadra di famiglia sia da sempre l’Inter. La rivelazione shock, subito smentita tra le risate, ĆØ avvenuta nel salotto televisivo di Silvia Toffanin aĀ Verissimo , nella puntata che andrĆ in onda domani su Canale 5 alle 15,30. Il vj Alvin stuzzica il sindaco insinuando il sospetto su un suo inconfessabile tifo rossonero a conferma della sua dichiarata indipendenza dal marito Gianmarco, fratello del patron nerazzurro Massimo, e Letizia Moratti candidamente ammette: Ā«Io ero milanista da bambinaĀ» . Ma davanti allo stupore di Silvia Toffanin, soddisfatta forse del possibile scoop, il sindaco si ĆØ immediatamente rimangiata la parola: Ā«No, no, ho sbagliato, per caritĆ , mio papĆ e la mia mamma sono ancora interisti, guardano la partitaĀ» . Ā«PerĆ² diciamo – ha quindi aggiunto ponendo rimedio alle sue parole – che quando il Milan ĆØ fuori casa, inteso non in Italia, tipo Milan-Tottenham, allora tifo MilanĀ» . Appena dieci giorni fa il sindaco Moratti era scivolata su un’altra gaffe ai danni dell’Inter. Durante la cerimonia a Palazzo Marino per la consegna dell’Ambrogino d’Oro alla squadra nerazzurra, il sindaco aveva sbagliato la data di fondazione della societĆ , confondendo il 1908 con il 1909 e il 1809. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Editoriali
Milan, Quando la partita perfetta non basta..
Milan, il club piĆ¹ titolato al Mondo MILAN, I RIMPIANTI DELLA PARTITA PERFETTA ā In America, si celebra come un eroe del baseball colui che riesce a mettere a segno la cosiddetta partita perfetta. Alzi la mano chi ieri sera, stavolta davanti alla tv per assistere alla sfida tra Tottenham e Milan , non ha avuto quella stessa impressione, almeno nella fase iniziale. Squadra arrembante, vogliosa di costruire occasioni da gol e mettere alle strette gli Spurs , orfani di Bale e con Crouch davanti a sgomitare per un pallone. Compiutosi il miracolo di riavere Boateng in campo, Allegri ĆØ riuscito a schierare una squadra compatta, che nella sera del fantasma Ibrahimovic, ha potuto contare su un Pato in ottima forma, in grado di mettere in difficoltĆ la retroguardia inglese. Ma davvero possono esserci solo elogi per i rossoneri? Tralasciando i soliti errori sotto porta di Robinho , lāeffimera prestazione di Ibrahimovic , ciĆ² che ĆØ saltato allāocchio in questo doppio confronto ĆØ stato il livello del gioco espresso dai Diavoli. Se nella sfida di ritorno il Milan ĆØ stato ( a folate) ben messo in campo e rapido nelle giocate, allāandata Ā ha manifestato una preoccupante dipendenza dalle giocate dei singoli, che fanno sƬ parte del gioco, ma spesso possono non essere sufficienti per la vittoria. Il diktat presidenziale del bel gioco e dei giovani sembra essere passato in secondo piano; la ricerca perenne della verticalizzazione per Ibra ha reso prevedibile il gioco rossonero, specie nelle serate europee dove lāattaccante di Malmoe non brilla quasi mai. Come non parlare poi dellāinfelice scelta tattica dellāandata? La scelta di spostare sulla mediana Thiago Silva e mettere Ā Yepes al fianco di Nesta per non schierare Merkel , reo di essere poco esperto, si ĆØ rivelata fondamentale in occasione del goal di Crouch, visto lāerrore del colombiano, saltato in velocitĆ dal giovanissimo Lennon . Lāesperienza conta cosƬ tanto? La risposta direttamente da Guardiola :ā Io mi ricordo il Milan che vinceva 3-0 una finale di Champions e si ĆØ fatto rimontare: aveva Dida, Maldini, Cafu, Gattuso … Ecco, quella sera ho imparato a non dare troppo peso all’esperienza “.Ā Detto questo, onore ai giocatori per la prestazione di ieri, con lāaugurio di rivedere presto il Milan a dominare lāEuropa, posto Ā che, per blasone e qualitĆ , gli compete come nessuno mai. Paolo Pietro Giannetti – www.milanlive.it
Tottenham-Milan: ai quarti vaā¦ il Tottenham
Niente da fare… TOTTENHAM-MILAN, AI QUARTI VA… IL TOTTENHAM – Il secondo tempo inizia con la stessa intensitĆ del primo, il Milan continua ad attaccare. I rossoneri sono superiori, nonostante gli sporadici tentativi del Tottenham con Lennon e Crouch, attaccano e pressano ma fanno ancora molta fatica a concretizzare le azioni. Thiago Silva gioca una partita ad altissimo livello, insieme allo stesso Nesta e Seedorf. Boateng si vede poco, corre tantissimo ma determina poco il gioco. Manca Gattuso e si sente, non puĆ² giocare Cassano e anche questo ĆØ un problema. Allegri ha fatto un ottimo lavoro con la sua squadra. I ragazzi sono di nuovo una squadra vera e lottano come tale. Il cuore c’ĆØ, non manca e lo spirito ĆØ quello giusto. Sembra che il maleficio ottavi di Champions, squadra inglese e eliminazione non si spezzi nemmeno questa sera. Eppure non puĆ² essere vero, i rossoneri giocano e si vede quanto ci stiano credendo, vogliono andare avanti e scalare la vetta del torneo. Sicuramente Allegri si sarebbe aspettato qualcosa di piĆ¹ da Pato dopo la dichiarazione in cui afferma che “a portare il Milan ai quarti ci penso io” , non che stia giocando male, l’abbiamo detto, certamente questo secondo tempo ĆØ un po’ sottotono rispetto al primo. Oltretutto i cartellini gialli dati a Flamini e Pato, senza ragione (nĆ© in un caso nĆ© nell’altro) non giocano a favore dei rossoneri. Anche se, forse, sono serviti a far incattivire ancora di piĆ¹ i ragazzi di Allegri. Redkanpp gioca la sua carta migliore: toglie Van der Vaart e inserisce Bale. Allegri invece toglie Jankulovscki che sostituisce con Antonini. Tutti fremono perchĆ© vedono un Milan davvero agguerrito e incisivo, manca il gol ma deve arrivare e arriverĆ , forse. Boateng non ce la fa piĆ¹, esce dal campo per lasciare gli ultimi 15 minuti a Merkel. Non devono mollare, non ancora, non fino ad aver vinto la partita. Ultimo cambio per Allegri: Strasser al posto di Flamini che non ce la fa piĆ¹. Gli ultimi 5 minuti sembrano davvero troppo pochi per riuscire a sbloccare il risultato e troppi per cercare ancora il gol. Sono stanchi e lo ĆØ anche l’allenatore a bordo campo, lo sguardo rivolto al cielo, al cronometro, uno sguardo alla sconfitta proprio in una serata in cui il Milan si sarebbe meritato di vincere . I rossoneri hanno ottenuto tanti risultati positivi pur non giocando benissimo, ma contro il Tottenham hanno giocato bene, dall’inizio e hanno creato tanto, tante occasioni mai trasformate, sembra davvero che il maleficio non possa finire nemmeno in questo 2011 apparentemente tanto positivo. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan, Ibrahimovic āI tifosi juventini mi fischiano? Forse dovrebbero pensare a sĆ© stessiā
Ibra: un grande campione MILAN, IBRAHIMOVIC E QUESTA VITTORIA IMPORTANTE CONTRO LA JUVE – Non importa che il grande ex, Zlatan Ibrahimovic, non sia riuscito a mettere a segno la rete della rivalsa, non importa perchĆØ a farlo ci ha pensato Rino Gattuso e il risultato finale ha portato altri 3 punti fonfdamentali per rincorrere lo scudetto. Ibrahimovic, intervistato ai microfoni diĀ Gazzetta TV sulla partita si ĆØ espresso cosƬ: “Mancano ancora 10 partite ma questa era molto importante. Battere la Juventus in casa non ĆØ facile. Siamo stati bravi, abbiamo creato due occasioni importanti nel primo tempo e altrettante nel secondo, peccato solo aver segnato un unico gol” . Sui fischi che hanno accompagnato l’intera prestazione dello svedese, Ibrahimovic risponde cosƬ: “Fanno bene, mi stimolano molto – ricordiamo quando nella conferenza pre Champions Milan-Tottenham ha affermato di giocare molto meglio quando riescono a farlo innervosire e che i suoi compagni sapendolo lo stuzzicano giĆ dallo spogliatoio – In ogni caso devono preoccuparsi piĆ¹ della loro squadra che di me, io sto molto bene” . Che stia molto bene si vede e si sente; Ibrahimovic ĆØ una delle colonne portanti della squadra rossonera e continuerĆ a esserlo nonostante anche in questa sfida contro la Juventus non sia riuscito a risolvere la partita. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Gattuso salva la partita, ĆØ lāeroe allāOlimpico di Torino
Gattuso: l'eroe rossonero MILAN, GENNARO GATTUSO, UN EROE INASPETTATO – Chi se lo sarebbe aspettato che sarebbe stato proprio Gennaro Gattuso a determinare la vittoria all’Olimpico di Torino? Rino: un calciatore e un uomo vero, che partecipa sempre anima e corpo a ogni partita. Gioca mentre ĆØ in campo e ci mette la stessa grinta anche dalla panchina. DĆ tutto sĆ© stesso durante ogni minuto di gioco, per vincere ĆØ disposto anche a giocare con un ginocchio aperto (che hanno medicato con 12 punti di sutura). Partecipa all’azione da dentro e da fuori, si vede e si percepisce quanta passione metta in campo. Lui ĆØ il classico atleta che gioca proprio come sicuramente faceva da bambino, gioca per vincere e gioca divertendosi. Il gol che ha risolto la partita contro la Juventus e che porta 3 punti fondamentali per la conquista dello scudetto ĆØ suo. Se lo meritava. Robinho non avrebbe potuto tirare perchĆ© troppo pressato da Chiellini e ha scaricato su Gattuso; non si ĆØ fatto prendere dal panico, dall’ansia di prestazione, ha semplicemente tirato, un sinistro un po’ impreciso che ha colto alla sprovvista un Buffon che mai si sarebbe aspettato un gol da parte di Rino. Senza dubbio complice la svista del portiere bianconero ma fondamentale la prontezza con cui ĆØ intervenuto Gennaro Gattuso. Non segnava dal 2008 (Atalanta-Milan, finita 2-1) ma non conta quanti gol segni, conta segnare quelli giusti e al momento giusto. L’unico rammarico di questa situazione sono le 5 giornate di sanzione che gli sono state inflitte dopo la brutta reazione contro Jordan durante l’andata di Champions League a San Siro contro il Tottenham, col cuore, perĆ², sarĆ in campo a sostenere e motivare tutti i suoi compagni. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: in caso Pato non ce la faccia i sostituti sono giĆ pronti
Se la febbre non passa Pato verrĆ sostituito MILAN, IN CASO PATO RESTI FUORI I SOSTITUTI SONO PRONTI – Per la partita di rientro con la Juventus all’Olimpico di Torino sarĆ molto importante entrare in campo con la giusta determinazione e la formazione perfetta a cui Allegri ha abituato i suoi tifosi che, soprattutto in questo ultimo periodo, hanno potuto apprezzare i miglioramenti tecnici e mentali di molti componenti della squadra tra cui Alexandre Pato. Il brasiliano ritrovato perĆ², come abbiamo detto poco fa, ĆØ stato colpito da una leggera febbre proprio ieri sera. L’attaccante dovrebbe avere il 90% di possibilitĆ di entrare in campo giĆ dal primo minuto ma non ĆØ escluso che, proprio all’ultimo, non ce la faccia. Massimiliano Allegri ha giĆ pronti gli eventuali sostituti. Favorito il connazionale Robinho che ha maggiori possibilitĆ di entrare in partita rispetto al barese Antonio Cassano. Entrambi convocati per la trasferta di Torino aspetteranno indicazioni da parte dell’allenatore. Quello che conta all’Olimpico ĆØ vincere, con chi ha una rilevanza sicuramente inferiore. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Pato ha la febbre ma giocherĆ
Pato ha la febbre ma non mancherĆ all'Olimpico MILAN, PATO HA LA FEBBRE – Un servizio diĀ Sky Sport 24 riporta una notizia non proprio positiva per il mondo-Milan, infatti il ritrovato PatoĀ avrebbe qualche linea di febbre da ieri sera. L’attaccante brasiliano non sembra, perĆ², essere in dirittura di abbandono, anzi, la sua presenza in campo dovrebbe essere abbastanza decisa e sicura. Massimiliano Allegri dovrebbe schierarlo comunque dal primo minuto, nonostante la leggera febbre, questo fa pensare che non sia proprio in condizioni da non poter giocare sebbene i medici dovranno fare in modo di portarlo in campo nella situazione migliore possibile per lui e per la squadra. In casa bianconera, nel frattempo, Del Neri sta cercando la formazione perfetta, per creare l’offensiva piĆ¹ determinante nel pressare la difesa rossonera. Convocato anche Aquilani ma probabilmente relegato in panchina per tutta la durata della partita. Saranno 90 minuti lunghi e coinvolgenti. La carica agonistica che scenderĆ in campo questa sera si sentirĆ ancora piĆ¹ forte. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: contro la Juventus i rossoneri avranno una spinta in piĆ¹
Ibrahimovich proverĆ a rifarsi contro la sua ex squadra MILAN, CONTRO LA JUVENTUS UNA SPINTA IN PIU’ – Un “grande ex” scenderĆ in campo questa sera all’Olimpico di Torino. Un ex che dal 2004 al 2006 ha militato nella squadra bianconera quando al Milan la panchina era di Fabio Capello, un’era che potrebbe ripetersi con la panchina di Massimiliano Allegri, l’allenatore che non delude, gestendo un gruppo in maniera perfetta, interscambiando i giocatori e facendo sentire tutti importanti per la squadra. Ma quell’ex dei bianconeri, contro la Juventus non ĆØ mai riuscito ad esprimersi al meglio e questa sfida diretta potrebbe essere la giusta occasione per rifarsi. Uscito dalla Juventus, questo ex, ĆØ entrato immediatamente all’Inter e anche con i nerazzurri non ĆØ riuscito a mettere a segno niente di eclatante contro i bianconeri. Ha segnato soltanto un gol, quest’anno nella partita di andata, ai bianconeri ma ĆØ stata una rete inutile ai fini del risultato: 2-1 per la Juventus e anche per “l’ex” la rivalsa non c’ĆØ stata. Zlatan Ibrahimovich ĆØ il grande campione di cui stiamo parlando. Un campione che sarĆ in campo probabilmente al fianco di Pato, una pedina fondamentale per dare ritmo al gioco, soprattutto ora che si ĆØ ritrovato. Non ci resta che aspettare la grande sfida per scoprire se il “grande ex” riuscirĆ a portare in campo la carica di sempre. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan, Boateng āQuando sarĆ² al 100% del Milan? Nuovo tatuaggio sul braccio sinistro con lo scudettoā
Boateng: un nuovo tatuaggio per un nuovo sogno coronato MILAN, PER BOATENG SI ASPETTA LA CESSIONE DEFINITIVA AL MILAN – A Enrico Preziosi e Adriano Galliani non resta che discutere del riscatto della metĆ del cartellino di Kevin-Prince Boateng, ancora in possesso del Genoa. Dopo gli ottimi risultati ottenuti dal giocatore in tutte le sue apparizioni in campionato la volontĆ della societĆ di Via Turati sembra proprio quella di entrare in possesso al 100% del giocatore. Massimiliano Allegri ĆØ contento dell’atteggiamento e del gioco di Boateng, oltretutto il fatto che sian ancora giovane (nato il 6 Marzo 1987) garantisce una certa continuitĆ di risultati e una crescita continua che potrebbe portarlo ancora molto molto in alto. Per Allegri il suo ruolo in campo ĆØ quello di trequartista incursore dietro le punte, un ruolo che sembra esaltare appieno le sue caratteristiche. Si trova bene a giocare con i compagni e sa sempre dove e quando stare. Non si fa cogliere impreparato e reagisce all’istante. E’ un giocatore che principalmente ha la testa e l’entusiasmo del campione, sa sfruttare la sua passione e la carica agonistica per entrare in campo con determinazione e con un unico obiettivo in testa : fare bene per vincere. Il passaggio definitivo al Milan per Kevin significherebbe, oltre al coronamento del sogno di tutti i giocatori ovvero entrare in una grande, anche un nuovo tatuaggio. Come si legge sul Corriere della Sera , proprio Boateng ha detto: “ Spero di rimanere qui, ma sono ancora per metĆ del Genoa. Campionato, Champions, Coppa Italia: perchĆØ porsi limiti? Se va bene faccio un altro tatuaggio sul braccio sinistro e se segno il gol dello scudetto tenetevi pronti: ballerĆ² in campo come Michael Jackson”. Una promessa che rimarrĆ nel cuore di tutto il mondo-Milan, in attesa del tatuaggio e sperando con tutto il cuore di vederlo ballare alla Michael Jackson in quel giorno tanto ambito. Arianna Forni, Direttore – Ā www.milanlive.it
Milan: contro il Napoli 3-0, la partita che ci voleva
Il risultato che ci voleva, il Milan ĆØ da scudetto MILAN, CONTRO IL NAPOLI 3-0 – Inizia bene questo secondo tempo: un rigore non fischiato per fallo netto su Van Bommel ma poi la svolta. Dopo il calcio d’angolo Aronica di mano toglie la palla dalla testa di Pato e Rocchi finalmente fischia ed ĆØ rigore per il Milan, tira Ibrahimovich, molto basso e molto, molto forte. De Sanctis si lancia dalla parte giusta ma non arriva ed ĆØ il gol che sblocca la partita, al quarto del secondo tempo. Il Napoli prova a reagire ma non riesce a trovare la giusta precisione, sono scomposti e poco incisivi, provano qualche passaggio rapido ma non riescono, il Milan intercetta e mantiene il possesso palla continuando a pressare la difesa del Napoli. Anche l’intuizione di Pato al decimo lo ripaga dell’ammonizione ricevuta alla fine del primo tempo. Un tiro preciso e potente, radente al terreno, De Sanctis ci arriva con un ottimo gesto tecnico e molta intuizione, non si puĆ² negargli l’importanza della parata. Altra parata miracolosa di De Sanctis su calcio d’angolo, Robinho cerca di sorprenderlo ma, nonostante si stesse lanciando dalla parte opposta riesce a bloccare il pallone con la mano, non si puĆ² davvero negare sia un grande portiere, niente da dire. Il Napoli, perĆ², senza Lavezzi non ha la giusta accelerazione, quella a cui aveva abituato il suo pubblico durante le partite seguenti l’andata (persa) contro il Milan. La squadra di Mazzarri crea, fortunosamente, qualche occasione, sfruttata male, Gargano gioca una brutta partita anche molto fallosa. Allegri ha l’intuizione di togliere Robinho per Boateng, da subito si fa riconoscere e crea qualche occasione per Ibrahimovich, un rientro importante il suo. Yankulovski lamenta qualche problema muscolare alla coscia sinistra e al suo posto entra Emanuelson, un terzino scoperto, una sicurezza in piĆ¹ nel gioco. Da qualche giorno continuiamo a ripetere che Allegri ha ritrovato Pato, ma non solo: Boateng segna un gol bellissimo, al suo rientro, al 32esimo del secondo tempo. Forse lo stress, forse la pressione, forse l’entusiasmo: appena la palla entra in rete esulta togliendosi la maglia; proprio come Pato contro il Chievo, e Rocchi lo ammonisce ma ĆØ talmente alta la tensione che il problema non sussiste. E finalmente, dopo tanti tentativi andati a vuoto, parte il Pato, ritrovato davvero, un’accelerazione senza uguali, riesce a tenere testa a due difensori mentre Ibrahimovich confonde il portiere, e segna il gol del 3 a 0. Sembra essere la serata perfetta. Il Milan c’ĆØ e si merita la testa della classifica. Il Napoli non ha creato nulla dall’inizio, si ĆØ parlato tanto di Cavani, della sua media gol piĆ¹ alta di Ibrahimovich ma in questa occasione si ĆØ visto davvero poco. Al gol del 3 a 0 Allegri si impensierisce, vede i suoi ragazzi in campo addormentarsi sul risultato perdendo di concentrazione, cerca di tenere sveglia la squadra e ci riesce. L’allenatore rossonero ha molta presa sui suoi giocatori e, a quanto pare, sa gestire il gruppo in maniera impeccabile. Un gruppo ai vertici perchĆ© se lo merita, nessuno avrebbe scommesso sui rossoneri a inizio stagione, ora invece sono loro che stanno ammazzando il campionato. Non si fanno conti, come dice Allegri “dobbiamo pensare a noi, i conti si faranno a fine stagione” . Ma i numeri non servono: il Milan ĆØ ancora primo e le distanze si allungano, il morale cresce e lo scudetto si avvicina. ChissĆ che questa vittoria non serva anche a proseguire la corsa verso la Champions. Che il “triplete” arrivi anche quest’anno e in rossonero? Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: contro il Napoli sarĆ una sfida alla pari
Allegri guarda verso il Napoli e pensa a una formazione “schiacciante” MILAN, CONTRO IL NAPOLI SARA’ UNA GRANDE SFIDA –Ā La partita dell’andata ĆØ stataĀ vinta dal MilanĀ con il risultato diĀ 1-2 su gol di Robinho (il primo della stagione) e Ibrahimovic (13 in 27 partite) con il recupero dell’uno a due magicamente segnato da Lavezzi con un gesto tecnico indimenticabile (ma che non potrĆ giocare causa squalifica). Da quel momento in poi le due squadre hanno portato avanti una stagione molto simile l’una con l’altra: il Napoli ha portato a casa 40 punti da quel giorno, il Milan appena 38. Il Napoli, pur senza contare sulla presenza e il virtuosismo di Lavezzi, porterĆ in campo una formazione agguerrita, un Cavani che finora non ha deluso la squadra di Mazzarri, che ha saputo inserirsi nello spogliatoio e nel cuore dei suoi tifosi; un Hamsik che spesso riesce a stupire, che nonostante il taglio di capelli sa usare bene i piedi e il MilanĀ dovrĆ tenerlo ben presente. Tutta la squadra del Napoli si sta comportando bene da inizio stagione ma anche il Milan non ĆØ da meno. Ibrahimovic entrerĆ in campo come diretto rivale di quel Cavani che stupisce, un Ibra perĆ² cheĀ saprĆ di essere affiancato da altriĀ grandi campioni, i suoi compagniĀ con cui “ mi sembra di giocare a calcio, da bambino, nel prato di casa mia in svezia”, compagni con cui si trova bene e che reggono perfettamente il passo e il ritmo del suo gioco: veloce e incisivo. Allegri potrebbe non schierare Cassano dal primo minuto per prediligere la coppia Robinho-Pato, i due Brasiliani si trovano bene insieme tant’ĆØ che Robinho ha anche immaginato il pallone d’oro proprio per il Papero. Per Robinho la partita contro il Napoli ha un sapore particolare, non solo perchĆØ all’andata ha segnato il suo primo gol con la maglia rossonera ma anche perchĆØ per la prima volta ĆØ stato promosso, dall’allenatore, a trequartista, dietro Ibrahimovic e Pato. Una partita che andrĆ vinta, non significherĆ forse vittoria sicura del campionato ma sarĆ un ottimo passo avanti, una spinta morale che non potrĆ far altro che farli continuare a crescere. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Analisi Milan: i 5 punti di forza di Chievo-Milan
Robinho, gol determinante contro il Chievo MILAN, I 5 PUNTI DI FORZA DI CHIEVO-MILAN – Partita determinante per la classifica, per la rincorsa del Milan allo scudetto, una testa della classifica che Allegri mantiene e controlla con 55 punti. Fondamentale sarĆ capire di cosa sarĆ capace il Napoli contro il Catania. Ora perĆ² andiamo a vedere i punti di forza di questa partita decisiva. I 5 PUNTI DI FORZA DI CHIEVO MILAN 1) ROBINHO = spesso abbiamo sottolineato la sua difficoltĆ di segnare di fronte alla porta, oggi (con un piccolo aiutino di “mano”) beffa difensori e portiere e sblocca il risultato 2) IBRAHIMOVIC = decimo assist dall’inizio di questo campionato. Non segna da due partite ma “aiuta” a segnare, sempre preciso e determinante anche con il suo atteggiamento “piĆ¹ mi arrabbio meglio gioco” 3) FERNANDES = il suo gol serve a svegliare i rossoneri ormai troppo convinti di vincere a mani basse, dopo il gol del pareggio cambia la musica e il Milan attacca con piĆ¹ forza 4) PATO = tante polemiche in questi giorni vedevano un Pato in crisi, sempre in panchina e ormai un po’ stanco soprattutto mentalmente. Entrato in campo inizia il “suo” gioco, suo perchĆØ le azioni del brasiliano sono quasi sempre solitarie, come il gol dell’1-2, un gol che farĆ tacere le critiche e magari dimenticare la panchina 5) ALLEGRI = intuizione geniale quella di togliere, inaspettatamente, Cassano per inserire Pato, ottima intuizione quella di far giocare Thiago Silva a centro campo. Conosce bene la sua squadra e lotta bene per questo campionato “se siamo in testa alla classifica avremo sicuramente dei meriti” Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: contro il Chievo 1-2
il Milan ce la fa e lo scudetto ĆØ ancora lƬ per essere vinto, sempre piĆ¹ vicino ai rossoneri MILAN, CONTRO IL CHIEVO 1-2 – Questo secondo tempo inizia con la stessa grinta che Allegri ha saputo portare in campo nel primo. Il Milan vuole vincere e lo si percepisce in ogni azione. Il Chievo, dal canto suo, cerca fino alla fine di reggere il gioco e gestire il risultao, qualche buona conclusione di Pellissier e Constant fa immaginare che anche il Chievo possa segnare. Il 16esimo del secondo tempo, perĆ², risulta fatale ai rossoneriĀ con Fernandes in ripartenza che beffa Abbiati e riesce a segnare la rete del pareggio. Il Milan riparte subito con ancora piĆ¹ decisione. Non si puĆ² dire che non siano entrati in campo con la giusta voglia e tenacia, non si puĆ² nemmeno dire che abbiano subƬto ingiustizie nell’arbitraggio, tant’ĆØ vero che il gol di Robinho nel primo tempo sarebbe potuto essere annullato da regolamento a causa di quel braccio netto con cui si sistema il pallone prima del gol. La tattica di Allegri cambia, toglie un Cassano finora determinante per il gioco-Milan e inserisce Pato. Da subito il brasiliano ceca di ricreare quel movimento di palla a terra che consente al Milan di confondere l’avversario. Quando iniziano ad essere stanchi i rossoneri commettono sempre lo stesso errore: lanci lunghi, traversoni molto lenti che non consentono movimenti rapidi in campo e azioni conclusive. Il Chievo oltretutto ĆØ la squadra piĆ¹ ammonita dall’inizio del campionato: 68 cartellini gialli,Ā 4 in questa partita, con espulsione di Cesar per doppia ammonizione. Pellissier ĆØ davvero un grande giocatore e accanto a lui anche Constant (sostituito al 25esimo con Jokic)Ā e Fernandes riescono a mostrare le proprie qualitĆ tecniche.Ā Lo spirito con cui i rossoneri sono entrati in campo, proprio in questo giorno di festa per iĀ 25 anni di presidenza di Silvio Berlusconi, era quello giusto: la voglia c’era, lo spirito di sacrificio da parte di tutti anche ma mancava un po’ di continuitĆ e compattezza. Al 29esimo Allegri sostituisce Merkel con il ritrovato Boateng, un giocatore importante con i suoi movimenti verticali e molto decisivi. Kevin-Prince si sarebbe dovuto riposare ancora un po’ per farsi trovare pronto lunedƬ 29 contro il Napoli ma in una situazione difficile come questa Allegri ha deciso di puntare anche su di lui. Dopo il pareggio del Chievo il Milan sembra avere definitivamente deciso di voler vincere, lottano con forza e tutti lavorano all’unisono con l’unico obiettivo del gol ma la compattezza continua a mancare. E’ il 37esimo perĆ² a sbloccare questo pareggio, con Pato che rientrato dalla panchina, recuperato da un momento di crisi apparente riesce, con un’azione solitaria, a segnare il gol dell’1-2 che porta il Milan a quota 55 in clssifica. 25 anni di Presidenza di Silvio Berlusconi e una vittoria, un’altra verso la rincorsa allo scudetto, ad una nuova era sotto i colori rossoneri. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan: Berlusconi e i suoi 25 anni
25 anni al Milan MILAN, BERLUSCONI E I SUOI 25 ANNI – Ā 25 anni alla guida del Milan e il Presidente del Consiglio autogra una maglia per celebrare questo momento. Domenica pomeriggio a Verona, nella sfida contro il Chievo, i rossoneri indosseranno una divisa speciale per ricordare che Silvio Berlusconi ĆØ patron del club di via Turati da un quarto di secolo. Il 20 febbraio del 1986 ha avuto inizio una storia magnifica che continua ancora oggi, a riprova del fatto che le storie d’amore possono durare. Secondo quanto anticipato dal quotidiano La Repubblica, i ragazzi di Allegri vestiranno la classica divisa impreziosita dalla firma, in filo rosso,Ā di Berlusconi proprio sotto la scritta celebrativa “20 febbraio 1986-20 febbraio 2011″ , posizionata tra il marchio dello sponsor tecnico e lo stemma della societĆ . Nei 25 anniĀ di Berlusconi il Milan ha messo in bacheca cinque Champions League (prima Coppe dei Campioni) – sulle sette conquistate dal club nella sua storia – sette scudetti, tre Mondiali per Club, una Coppa Italia, cinque Supercoppe europee e cinque Supercoppe di Lega. Non ĆØ bastato nemmeno il coinvolgimento in Calciopoli, al termine del campionato 2005-’06 (con penalizzazione di 30 punti e un’ulteriore penalizzazione di otto da scontare nel campionato successivo)Ā per scalfireĀ la passione del Cavaliere, promettendo, proprio qualche anno fa: Ā«SarĆ² il presidente del Milan per altri 25 anniĀ». Ambizione, concretezza, fiducia e passioneĀ possono portare al raggiungimento di grandi obiettivi. Solo queste caratteristiche possono descrivere il progetto seguito e coltivato da SilvioĀ Berlusconi insieme al Milan, da ben 25 anni a questa parte. Una lunga storia che sarebbe potuta essere raccontata nel dettaglio solo da una grandeĀ bandiera rossonera: Demetrio Albertini, con la magliaĀ del MilanĀ (indossata dal 1988 al 2002) ha vinto cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e quattro Supercoppe Italiane. Albertini ha esordito a soli 17 anni, il suo album dei ricordi ĆØ colmo di immenseĀ soddisfazioni,Ā e il suo palmares ne ĆØ la dimostrazione. Ā«Quello che Berlusconi ha dato al Milan – spiega Albertini all’ANSA – ĆØ l’ambizione di essere al top. Quando ĆØ arrivato, un anno dopo lo spareggio per la Coppa Uefa, disse che il Milan doveva diventare la squadra piĆ¹ forte del mondo. Questa volontĆ ferrea spiega tante cose. L’intera organizzazione della societĆ e del gruppo ĆØ stata costruita non solo per vincere, ma per raggiungere l’obbiettivo che Berlusconi aveva in testaĀ». L’ex capitano non vuole pensare nemmeno per un secondo alle malelingue che vedono un cinico business calcistico dietro la grande passione e l’amore che il Cavaliere nutre per il Milan. Ā«No, non ĆØ vero – asserisce – al contrario la gestione economica ĆØ sempre stata avveduta. Ha prevalso invece la cultura del lavoro e dell’appartenenza. La gran parte del gruppo in quegli anni proveniva da Milano. L’attaccamento alla maglia era quasi spasmodico Ā». Ā«Quello che ĆØ vero – aggiunge l’attuale vicepresidente della Figc – era la presenza forte e costante di Berlusconi a Milanello, dove veniva ogni sabato. Dispensava consigli, formulava osservazioni, esprimeva pareri di ogni tipo. Ad esempio, una volta quando ero molto giovane, stavo percorrendo il tragitto che dallo spogliatoio porta alla foresteria ma – vista l’alta temperaturaĀ – avevo rinunciato a mettermi le calze. Berlusconi notĆ² questo dettaglio e mi fece presente come la vita di un giocatore sia lunga e vada preservata dai malanni. Dunque sarebbe stato piĆ¹ saggio indossare un paio di calzettoni. Ma riconobbe anche di essere un rompic…Ā». Ā«Berlusconi – ĆØ il ritratto tracciato da Albertini – iniziava a parlare di un argomento e poi alla fine si buttava sulla tattica. Potrei definirlo un allenatore politico. Le teorie le spiegava molto bene, poi in campo Å sempre un’altra musicaā¦Ā» . Ā«Con me – sottolinea – ĆØ sempre stato corretto, riservandomi parole equilibrate e consigliandomi quando ero appena un ragazzo. Non siamo rimasti in contatto costante, ma quando capita di vederci, ci salutiamo sempre con affettoĀ» . Nella bacheca rossonera sono arrivate un’altra Champions League (2003) a quasi dieci anni dall’ultimo trionfo continentale e la prima Coppa Italia dell’era Berlusconi. Nel 2003-2004, invece, il diciassettesimo scudetto e la quarta Supercoppa europea. Ancelotti ha chiuso la sua parentesi nel 2009,Ā lasciando spazioĀ al brasiliano Leonardo. Il verdeoro ha detto addio dopo una sola annata caratterizzata dal rapporto “vivace” con il presidente che ha deciso diĀ puntareĀ sul toscano Massimiliano Allegri (all’epoca alla guida del Cagliari). E sarĆ proprio Allegri ad avere l’onore di vedere i suoi ragazzi in campo con quella maglia autografata dal Presidente del Consiglio, questa domenica 20 febbraio, al Bentagodi. SarĆ un giorno importante per il mondo calcistico ma anche per una grande societĆ : una somma di grandi risultati a dimostrazione del fatto che un buon lavoro e tanta passione servono davvero al mondo dello sport. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it
Milan-Parma: i 4 punti di forza
La forza del Milan MILAN-PARMA, I 5 PUNTI DI FORZA DELLA PARTITA – Rubrica numero 2 per la redazione di Milanlive.it sui punti di forza della partita Milan-Parma. Contro il Genoa non siamo riusciti a trovarne di “punti di forza”, in questo caso, perĆ², non ci risulta possibile trovare qualche difetto nĆ© nel gioco nĆ© tantomeno nello spirito combattivo e determinato della squadra. Per questa ragione abbiamo deciso di elencare iĀ 4 punti di forza di questa splendida partita. I 5 PUNTI DI FORZA DI MILAN-PARMA: 1) ALLEGRI = abbiamo sbagliato in occasione della partita contro il Genoa. E’ un grande allenatore, ha una squadra fantastica di ragazzi che ci credono e se lo fanno ĆØ perchĆØ il pirmo a metterci il cuore ĆØ proprio lui. 2) SEEDORF = ha segnato in casa per la prima volta dopo il 14 marzo 2010 (Milan-Chievo 1-0): che gol e che spettacolo. Feeling perfetto tra lui e Ibrahimovic 3) CASSANO = l’hanno criticato, non era in forma e doveva dimagrire, ora si ĆØ tagliato i capelli e ha segnato, nessuno avrĆ piĆ¹ niente da dire nĆ© sull’ordine nĆ© sulle prestazioni 4) ROBINHO = deriso perchĆØ solo davanti alla porta sbagliava sempre? Contro il Parma si ĆØ rifatto segnando due gol nel giro di 4 minuti. Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it