Chievo-Milan, Allegri: “Abbiamo il dovere di arrivare in fondo in tutte le competizioni”

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CHIEVO MILAN CONFERENZA ALLEGRI – Massimiliano Allegri ha parlato di diversi temi alla vigilia della gara contro il Chievo, fondamentale per il prosieguo della squadra rossonera in questo campionato. Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero riportate dal sito ufficiale del Milan ‘www.acmilan.com’:

Rispetto al Milan-Chievo dell’andata, quando vincemmo 3-1 con due assist di Ibra a Pato, sono cambiati gli interpeti. Quest’anno Pirlo non l’abbiamo quasi mai avuto e per noi lui era ed è fondamentale. Ronaldinho è stato ceduto a Gennaio. Rispetto a quel periodo, la squadra è cresciuta, ha una diversa fisionomia. In ogni caso, in questo momento, in Campionato noi non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. C’è stato dispiacere per la sconfitta di Champions anche immeritata, ma del Tottenham parleremo solo il mattino dopo Juventus-Milan. Gattuso? No, non ho mai pensato di togliergli la fascia di capitano perchè si è assunto la responsabilità. Ha sbagliato ma la sua carriera dimostra che giocatore è e che uomo è. Dopo la partita ha chiesto scusa alla società, a me, e ai compagni di squadra; ricordo anche che ha finito la gara con 12 punti di sutura al ginocchio: Rino la fascia la merita“.

Ecco poi le risposte del tecnico del Milan alle domande sui 25 anni di Milan di Silvio Berlusconi: “Ripetere i cicli di Sacchi, Capello e Ancelotti non è semplice. Il Milan è pronto per ricominciare a vincere di nuovo, e noi vorremmo farlo quest’anno anche in coincidenza con il 25esimo anniversario della Presidenza. Ho sentito ieri il presidente Berlusconi per un saluto e come sempre ha incoraggiato me e la squadra a proseguire nel nostro lavoro. Per me già è una fortuna essere allenatore del Milan e solo i risultati dirannno se potrò rimanere per più anni, sarebbe il massimo. Però adesso stiamo pensando solo a quest’anno e a provare a vincere qualcosa quest’anno. Io? Assomiglio solo a me stesso e tanti allenatori mi sono stati di insegnamento. I tre grandi nomi della storia del Milan sono Franco Baresi, Paolo Maldini e Marco Van Basten. Più attuali? Dal punto di vista tecnico Ronaldinho e poi Ibrahimovic che sta facendo la miglior stagione della sua carriera“.

Sul Chievo: “E’ una squadra che con le grandi esalta le proprie qualità, capovolge l’azione molto velocemente e ha ottimi giocatori come Pellissier, Moscardelli e Constant. E’ una squadra giovane, con buone gambe. Boateng? Se non succederà nulla di nuovo nell’ultimo allenamento, farà parte dei convocati per Verona. Domani saranno titolari Abbiati, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel e Ibrahimovic“.

Su Pato: “Nel calcio non c’è mai niente di scontato, ci sono stati periodi in cui sono stati fuori altri giocatori, siamo una rosa di 31 giocatori e alcuni vanno in tribuna. Pato è un giocatore straordinario, fisicamente sta bene, mentalmente però non è semplice tornare a giocare dopo diversi mesi di inattività. Con lui parlo come con gli altri giocatori, però quando un giocatore sta fuori per più giornate mi sembra ridicolo andare ogni volta a spiegare. Ogni formazione è di fatto una scelta tecnica“.

Gli altri temi: “Ibrahimovic non ha detto che il Milan non è pronto per la Champions; Il Milan con la rosa di cui dispone ha comunque il dovere di andare in fondo in tutte le competizioni, siamo in testa alla classifica, in Semifinale di Coppa Italia e con una situazione aperta negli Ottavi di Champions. Contro il Tottenham nel finale Amelia ha sbagliato e gli è stato detto, la qualificazione è comunque ancora aperta e ne riparleremo. L’Inter? Io non amo fare i conti, in ogni caso mancano ancora 13 partite con 39 punti in palio e la nostra prima inseguitrice è il Napoli. Il Campionato dipenderà molto dagli scontri diretti“.

La redazione di www.milanlive.it

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