Dopo la partita contro il Bologna tutti giù ad elogiare questo Milan rinato, questo Pazzini goleador con quella tripletta alla faccia dell’Inter (si diceva), questa vittoria importantissima in trasferta contro un ottimo Bologna, mentre il sottoscritto parlava di semplice fortuna, semplici episodi, nient’altro.
E così sabato sera è arrivata la sconfitta contro l’Atalanta in quel di San Siro “stracolmo” di tifosi rossoneri da far paura ad un’ordinatissima Atalanta sotto il profilo del gioco, un’eccellente compertura difensiva (troppo facile visto l’attacco rossonero) e delle ottime ripartenze condite poi con il gol di Cigarini.
Un gol per altro assurdo se si vanno a vedere i posizionamenti dei giocatori nell’area del Milan, i due centrali erano ai lati dell’area mentre al centro c’era il solo Nocerino…cose da neanche terza categoria.
E’ palese che i centrali della difesa rossonera sono alla sbando più totale, non c’è coesione, non c’è sincronizzazione nei tempi d’intervento; mi sembra di esser tornati ai primi anni del dopo Baresi,quando il vuoto lì dietro era ben visibile, sino a quando poi Ancelotti non riordinò effettivamente l’assetto. Ieri contro l’Anderlecht infatti, difesa tutta nuova, tanto per non smentirsi, e quindi nuovi problemi con i movimenti.
Il centrocampo è privo di un faro che illumini anche parzialmente il gioco rossonero, ed insieme all’attacco è un’accozzaglia di doppioni, con i vari giocatori fuori ruolo che non rendono.
Emblematico è il caso Emanuelson, ieri addirittura spostato subito dietro la punta Pazzini, Boateng che lo si continua a piazzare lì davanti ma che dovrebbe tornare a centrocampo ma soprattutto dovrebbe scendere dal piedistallo su cui è salito da un paio di anni; Antonini, un destro naturale, che gioca a sinistra con conseguenze note a tutti i tifosi rossoneri; il nostro giocatore più promettente, El Shaarawy, relegato a riserva o sempre fuori posizione in mezzo al campo.
In questo modo si rischia solo di bruciare quei pochi giovani promettenti che abbiamo, onde per cui Mister Allegri dovrebbe capire che non esiste solo il 4-3-1-2, anche perché bisognerebbe avere soprattutto gli uomini adatti per tale modulo,ed il Milan non li ha.
Dovrebbe provare altre varianti e far vedere effettivamente che è un allenatore in gamba e non un semplice fortunato che ha vinto uno scudetto solo grazie a Thiago Silva ed Ibrahimovic, che proprio ieri sono andati in gol facendo scendere lacrime di rabbia ai veri tifosi rossoneri.
Luca Musciaglia