Blog – In Tackle
La partita di martedì ha probabilmente e finalmente convinto chi doveva essere convinto che non si può rinunciare ai due uomini larghi in attacco e che non ci si può permettere il trequartista con due punte. E per capirlo basta guardare agli schieramenti delle maggiori squadre europee. Ma da gennaio con l’innesto di Keisuke Honda il Milan può fare un altro step verso un gioco più moderno e di qualità con il passaggio al 4-2-3-1, modulo che prevede la presenza di tutti gli uomini di maggior talento in campo.
Balotelli sarebbe, ovviamente, l’unica punta. In zona centrale, vicino all’area, con più possibilità di dialogare darebbe il meglio di se. Pazzini alternativa/punta della provvidenza. Matri diventerebbe superfluo, ma tanto lo sarà già fra qualche settimana quando tornerà il Pazzo.
Sulla trequarti da sinistra a destra El Shaarawy, Kakà e il nuovo arrivato Keisuke Honda, in un ruolo che ha ricoperto più volte in carriera, posizione in cui ha sfruttato al meglio il suo sinistro accentrandosi. Il giapponese, da giocatore intelligente qual è, ha praticamente girato per tutta la metà avanzata del campo sempre con ottimi risultati. I due sui lati garantirebbero anche la giusta copertura arretrando sulla linea dei centrocampisti quando serve. I sostituiti non mancano: Birsa, Saponara (che avrebbe lo spazio di cui ha bisogno per crescere), Robinho e Emanuelson. Niang dovrebbe partire.
In mezzo al campo, senza alcun dubbio partirebbero titolari De Jong e Montolivo, che giostrerebbe in posizione più centrale e più vicino alla difesa, cosa che gioverebbe sicuramente a lui e alla squadra. Poli vice Monto (più dinamico ma meno regista) e Muntari vice De Jong più uno fra Cristante e Nocerino, la cui cessione però è difficile, completerebbero la rosa dei centrocampisti.
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