Conte contro i cori razzisti? Non basta punire una sola squadra

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Antonio Conte, nel corso della conferenza stampa in vista della quinta giornata di campionato, ha voluto sorvolare sulla questione Balotelli e alla domanda su cosa pensasse della scelta della società rossonera di non fare ricorso per i tre turni di squalifica ricevuti, che riguarderanno anche la sfida contro la Juventus, ha risposto: “Non entro nel merito della vicenda.”

Sulla scelta di chiudere le curve per i cori razzisti invece ha dichiarato: Bisogna dare un segnale e in primis i media non devono dare spazio a dei deficienti che offendono con cori e striscioni. Credo che il pugno duro sia comunque la scelta migliore, prima o poi si stancheranno.”

Certo, purchè la curva non sia quella bianconera che, nonostante i cori dello scorso anno, non ha mai subito una pena del genere. E perdonateci se puntiamo il dito proprio contro la Juventus, ma noi quegli insulti ce li ricordiamo molto bene.

Chiariamoci, per noi la questione del razzismo negli stadi, così come nella vita, e quella relativa alle discriminazioni territoriali va affrontata e risolta. Maggiori energie andrebbero spese in tal senso. Il problema che qui discutiamo non è se sia legittimo o meno non fare accedere i tifosi milanisti allo stadio, ma ci chiediamo perchè le numerosissime altre curve che si sono macchiate degli stessi crimini non siano mai state perseguite in tal senso.

SOLO VIDEONOTIZIE ROSSONERE

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