Il sogno impossibile di Silvio Berlusconi si chiama Radamel Falcao. L’attaccante colombiano, compagno di Nazionale di Jackson Martinez, principale obiettivo per l’attacco, è nella testa del presidente del Milan come nessuno. Il suo nome è al centro del mercato, piace a mezza Europa e in Italia la Juventus è molto più avanti nel caso dovesse lasciare il Monaco.
“Qui sto bene, spero di restare“. Le parole di ieri di Falcao, dopo aver segnato e deciso di testa la sfida con il Nantes, non sono di buon auspicio. Va detto che l’ipotesi è davvero allettante, ma destinata a rimanere un fuoco di paglia. Ad una settimana dalla fine del mercato non c’è ancora stato un contatto ufficiale, né si è parlato di cifre. Secondo il Corriere dello Sport, però, i soldi per “disturbare” il ricchissimo club francese ci sarebbero: dopo la cessioni di Balotelli (20 milioni), Kakà e Robinho (più di 15 milioni di ingaggio risparmiati in un anno), ci si può aspettare quella di De Jong. Il Manchester United sarebbe pronto ad offrire 12.5 milioni di euro, il pericolo è già una minaccia. Da qui un tesoretto (in teoria) sufficiente per provare il colpaccio, specie se, come svelano le indiscrezioni, la soluzione del prestito è possibile. Oggi Berlusconi sottoporrà la spesa alla figlia Barbara (rientrata da poco dalle vacanze e pronta a mettere a punto un importante progetto sui diritti di immagine dei calciatori) ad Arcore, attesi sviluppi in qualsiasi caso.
Falcao, ribadisce il CorSport, riuscirebbe ad essere uomo-squadra, uomo-maglia e uomo-abbonamento: il volano per riportare i tifosi a San Siro. Ma illudere la gente è la prima cosa da evitare.
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