Manca poco all’attesissima partita del Camp Nou valida per il passaggio del turno verso le 8 migliori d’Europa. Il Milan parte con un lieve vantaggio maturato nella partita d’andata ma giustamente Allegri e Galliani non si sbilanciano più di tanto riaffermando che siamo sempre al cospetto della squadra più forte del mondo ed è giusto restare con i piedi per terra.
Siamo nel 2013 sono passati 9 anni dalla leggendaria finale di Atene vinta dal Milan di Capello sul Barcellona di Cruijff per 4-0. Passano gli anni ma le abitudini del club catalano rimangono le stesse. Messi rischia di fare lo stesso errore che commise Cruyff nel lontano 1994. La parola che accomuna questi due grandi campioni è la convinzione di aver già vinto che nel calcio spesso non è di buon aiuto. Il 4 volte pallone d’oro, in accordo con la redazione del Mundo Deportivo, ha pensato bene di farsi fotografare, diversi giorni prima del big match, con in mano una gigantografia di una presunta copertina dal titolo “A Cuartos” facendo capire di essere già praticamente ai quarti di finale senza nemmeno disputare gli ultimi 90 minuti contro il Milan. Cruyff prima del poker rossonero dichiarò che senza Baresi e Costacurta il suo Barcellona era strafavorito per la vittoria finale, tanto che dopo quelle parole, il campione olandese, si fece fotografare con la Coppa dei Campioni in mano con tanto di sorriso a 32 denti.
Quando capiranno che la convinzione di aver già vinto, la convinzione di sottovalutare l’avversario oltre a rendere antipatici può essere una cattiva alleata in caso di vittoria avversaria? Il Barcellona ha tutto il diritto di credere nei propri mezzi e di far pensare ai propri tifosi di crederci ad una eventuale “remuntada” ma da qui a darsi già per vinti prima di giocarsela non fa onore né a Messi e né alla società catalana. Ci aspetteranno 90 lunghissimi minuti, giochiamoceli e che vinca la squadra meno convinta.
