MILAN DAY
E’ svogliato, persino indisponente in certi tratti della partita.
L’allenatore non lo regge più e se se ne andasse, certo, non si strapperebbe i capelli.
Ad ogni minimo dolorino si arrende, chiede la sostituzione.
San Siro lo fischia.
Dite la verità, pensate che stia parlando di Pato vero?
NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO! Sto parlando di “sua Maestà” Marco Van Basten!
Anche a lui, per chi non ha la memoria corta, veniva rimproverato quello che oggi viene rimproverato a Pato.
Sacchi era addirittura arrivato al “o lui o io” e (udite udite) San Siro spesso lo fischiava. Il suo “sentire” ogni minimo fastidio lo portò inevitabilmente, alla decisione che gli fece chiudere anticipatamente la sua splendida carriera.
Avrebbe fatto bene il Milan ad ascoltare i mugugni di San Siro e la volontà del proprio allenatore, oppure (grazie a Dio) scegliere di andare avanti e credere nel potenziale del cigno?
Oggi non c’è Milanista che non rimpianga Van Basten, ma se avessimo ascoltato la “pancia” del tifoso ed il giudizio di Sacchi… ci ricorderemmo di lui come adesso o lo avremmo rimpianto perchè visto incantare le platee di altri tifosi?
Pato è ancora un ragazzo, non è un uomo. C’è chi è uomo a vent’anni e chi lo diventa che solo tarda età. Non conviene, per uno con il suo potenziale… (continua)
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dagli al papero!