Nigel De Jong ha parlato della Juventus e della sfida che attende il Milan al quotidiano torinese Tuttosport: “La Juventus? Credo che meriti grande rispetto. Ha avuto un periodo negativo, ma in questo momento è tornata ad essere uno dei club migliori in Europa. Ammiro l’equilibrio tra i reparti. Difesa, centrocampo, attacco: sono tutti di grandissimo spessore. Non c’è un gruppo che si faccia preferire agli altri. Pirlo? Un giocatore fantastico, anche se ormai non è più giovanissimo. So che era importante per il Milan e fa effetto vedere che adesso è un giocatore importante per la Juventus. Come si ferma? Una cosa è certa: se li lasci giocare, non ti lasciano scampo. Il pressing è la loro arma vincente, ma scopriranno quanto sappiamo essere aggressivi. I 17 punti di differenza? Il campo ha detto questo. Il campo ha anche detto che abbiamo perso diverse partite per un solo gol di scarto, quasi sempre senza che meritassimo di perdere. Errori incredibili, non dobbiamo più ripeterli“.
“Come sta il Milan? Decisamente bene. Nelle ultime due partite ci siamo sistemati. Credo per sempre. E la Juve si accorgerà che siamo tornati il Milan. Cosa non andava? Bisognava capire il sistema di gioco. Ma siccome lo cambiavamo spesso, tutto diventava più complicato. È una squadra nuova, con compagni nuovi, con giocatori che giocavano in ruoli diversi. Ovvio che ci volesse tempo. Adesso credo che si possa continuare con questo modulo. Personalmente, pensavo di inserirmi più in fretta. Ho impiegato troppo tempo. Ma adesso mi sento anch’io meglio. Cos’è il Milan? È una squadra giovane e affamata. È un gruppo al quale le ultime due gare hanno regalato grande forza e grande convinzione dei mezzi. Per questo, malgrado ci siano 17 punti tra noi e loro, vedrete cosa sapremo fare”.
“Il gol di Muntari? Quale? Quello che non è stato dato? Nello spogliatoio non se ne parla. Magari lo ricorderanno nelle prossime ore, ma per adesso no. Certo, mi sono domandato anch’io come sia stato possibile non darlo. Le polemiche e la Juventus? È troppo presto per dare un giudizio. Adesso la affronto e poi vi saprò dire se gli arbitri la favoriscono oppure no“.