Stephan El Shaarawy ha testimoniato oggi al processo di Busto Arsizio in merito ai cori razzisti durante l’amichevole Pro Patria-Milan: “Praticamente a circa un quarto d’ora, venti minuti dall’inizio della partita, mentre giocavamo ci sono stati degli insulti da parte dei tifosi della Pro Patria verso dei miei compagni di squadra di pelle scura. Lì per lì era finita, si sono calmati lì. Dopo un po’ hanno cominciato ancora a sentire questi cori da parte dei tifosi e si sono indispettiti. Sono continuati questi cori, questi insulti, questi buu verso i miei compagni di pelle scura e ad un certo punto, cinque minuti prima della fine del primo tempo, c’era un’azione sulla sinistra dove un mio compagno, Boateng, prese palla e ci furono ancora questi cori, questi bu contro di lui e lui decise di interrompere il gioco e abbandonò il campo. Sentivo bu bu bu, dalla curva della Pro Patria, erano dietro di me perché ero sulla fascia sinistra. Quando è stato annullato il gol a Muntari si sono sentiti ancora questi cori da parte della tifoseria, però diciamo che ho consigliato anche a loro di lasciar perdere e continuare a giocare, solo che i miei compagni si sentivano molto offesi da questi cori. Noi siamo abituati a sentire insulti da parte delle tifoserie, però offese di questo tipo sono inaccettabili. Diciamo che Boateng ha deciso di non continuare, si è indispettito per i cori di razzismo, gli insulti verso di lui o la fidanzata sono normali, perché li sentiamo tutte le domeniche, però offese di questo tipo, sono proprio le offese razziste che l’hanno colpito“.
fonte: la Repubblica
