Canale Milan
Sulle pagine della rivista ufficiale della società rossonera Forza Milan! appare una sfiziosa intervista ad Urby Emanuelson, pupillo di Allegri con un po’ di dipendenza dai social network.
L’ex lanciere confessa quanto il calcio italiano sia molto più tattico rispetto all’Eredivisie, dove per farti notare contano qualità tecniche e capacità di metterla dentro più del movimento senza palla, vero pallino di molti tecnici nella nostra Serie A; Urby ammetterà anche di non sentirsi trequartista nonostante si consideri un giocatore flessibile capace di adattarsi a più posizioni sul rettangolo verde.
Il Milan potrebbe averlo aiutato anche ad esaudire il suo più grande desiderio: giocare una grande competizione con la maglia della sua nazionale, l’Europeo 2012 con l’Olanda (inserita in un girone di ferro con Portogallo, Germania e Danimarca) potrebbe essere una dolce prima volta per il 28 rossonero.
Nel tempo libero? Oltre alle irrinunciabili cuffiette che sparano rap nelle orecchie, Emanuelson si diletta con Twitter (ce ne eravamo accorti…) e Facebook, lo fa per mostrare alla gente il suo lato umano, perché ‘talvolta la nostra categoria è vista come qualcosa al di sopra delle persone comuni, ma non per me‘. Urby è assiduo frequentatore del Duomo di Milano, dove prega ed accende ceri per la nonna scomparsa (indossa sempre una maglietta che la ricorda sotto la divisa ufficiale rossonera).
Nel prossimo futuro Urby si vede ancora favorito per lo Scudetto e pensa alla tecnologia in campo: ‘la telecamera sulla linea di porta è fondamentale nel calcio di oggi‘. Pensando a Muntari, soprattutto.
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Post Originale:
Emanuelson: ‘non mi sento trequartista, in Duomo prego per mia nonna’