Lo avevamo sentito tempo fa, e l’amarezza è tutt’altro che passata. Nel post-Malaga, dopo la prima sconfitta rossonera anche in Champions, il giornalista, opinionista e tifoso Tiziano Crudeli in esclusiva a Canale Milan fa il punto della situazione, tenta di proporre ricette per uscirne, ma non nasconde che qualcosa non gli è andato giù.

“La situazione attuale è inconcepibile per una squadra come il Milan. Non siamo più quelli dello scorso anno, ma non è neanche concepibile essere penultimi in classifica: se non ci fosse la penalizzazione del Siena, saremmo penultimi per punti racimolati sul campo” ci dice.

“Se ne esce in una sola maniera: con umiltà, determinazione e sacrificio, perché nonostante tutto quello che è successo, questa non è una squadra da retrocessione”.

Crudeli tenta di proporre anche una soluzione scaccia-crisi: “una maniera può essere insistere sul sistema di gioco provato nel corso dell’ultima partita contro il Malaga, con il 3-5-2 potremmo essere più efficaci nella fase offensiva”.

“Le responsabilità ci sono, e vanno equamente suddivise”, prosegue. “E’ vero che Allegri ha commesso degli errori, ma anche la società ha le sue colpe, soprattutto per aver illuso i tifosi con le proprie dichiarazioni, e per averlo fatto due volte: prima affermando che i giocatori più importanti non sarebbero stati ceduti, poi dichiarando che sarebbero stati rimpiazzati da interpreti all’altezza, ed è evidente che non è così, e infatti le ultime dichiarazioni hanno corretto il tiro, e sentiamo parlare di anno zero o anno uno”.

Le ultime voci parlano di altre cessioni illustri, probabilmente le ultime, dato che di illustre non è rimasto nessuno: Boateng, Pato, Mexes, Robinho. “Tutto si può fare, ma non si può pensare di cedere Thiago Silva e sperare che Zapata e Acerbi siano all’altezza di sostituirlo. Adesso si può anche continuare a cedere, ma da rossonero io voglio e pretendo che poi in arrivo ci siano giocatori da Milan”.

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