Farà molto discutere l’intervista rilasciata dal numero 1 dell’Uefa, Michel Platini, al quotidiano “Le Parisien”. L’argomento è il Fair Play Finanziario: quel meccanismo che impone ai club di essere “virtuosi” nella gestione dei propri bilanci pena l’esclusione dai più importanti tornei internazionali (Champions League in primis) oltre che grandi sanzioni pecuniarie.
A rischio ci sono tanti grandi club, anche in Italia, ma a pochi mesi dalla sua applicazione ecco il “dietrofront” di Platini: “Chi si aspetta lacrime e sangue però sarà deluso. Nessun club sarà escluso dalla Champions League”
Il motivo ufficiale è che “non esiste solidità giuridica per il fair play finanziario Uefa, i club potranno fare ricorso, ma abbiamo un sostegno unanime da parte delle istituzioni.”
In realtà, probabilmente, il motivo è molto più pragmatico, come fa intendere lo stesso dirigente transalpino: “Non è per nulla certo che il Psg rispetti il fair play finanziario. I debiti totali del club sono passati a 1,7 miliardi a 1 miliardo di euro. La scommessa la stiamo già vincendo. Il modello economico del Psg è particolare e atipico. Il contratto con il QTA è per lo meno innovante, ma solleva questioni sulla sua validità e sulla correttezza del montante. Non posso però dire che il Psg giochi con i limiti delle nuove regole Uefa.”
Insomma a pensar male si fa peccato, ma certe volte ci si azzecca.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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