Forza, toglieteci anche il sangue

di Ezio Azzollini

“Era impensabile che fossimo in vetta dopo due mesi. Troppi cambiamenti”, si ammette  Allegramente, nella conferenza stampa prepartita, che è ormai di rito conferenza stampa precalvario. Ad Allegri sfugge che tra vetta e tredicesimo posto ci sarebbero anche svariate slot, libere e usufruibili.

E’ fatalmente ed ironicamente la Fiorentina il killer, l’autore della mattanza di giornata, l’interprete ideale a sconfessare la sonnolenta spiegazione di Allegri.
Perché è quando perdi in casa contro una squadra senza Jovetic, che in campo aveva due soli giocatori della stagione precedente, con una difesa nuova in quattro interpreti su quattro, che diventa lapalissiana e così facile da essere monolitica la risposta ad Allegri, come andiamo ripetendo da mesi: il problema non è il cambiamento, è se questo cambiamento avviene con uno straccio di criterio o no. Con uno straccio di lucidità, di logica.

Facile ora parlare di rigori sbagliati, di un gol del vantaggio segnato da Aquilani che dodici mesi fa non la metteva dentro neanche minacciandolo con un dildo a fattezze di John Holmes. Ma il problema è un altro.
Il problema è che dal Villarreal retrocesso loro prendono Borja Valero e tu Zapata. Il problema è che la Fiorentina è quarta in classifica avendo speso meno di te, senza aver fatto cassa dal miglior attaccante e dal miglior difensore del campionato. Il problema è che c’è chi è secondo ad un punto dal primo posto, con una squadra non troppo migliore della tua, perché gli hai dato Cassano, e sette milioni per il disturbo. Il problema è che, per restare all’attacco, e paradossalmente scordando Ibrahimovic, hai per l’appunto un panchinaro al posto di Cassano e una salma al posto di Tevez. Il problema, per chiosare come farebbero i killer di giornata, è che non vali una fava, detto romanticamente. Ma Galliani tranquillizza gli sponsor, il Milan tornerà nelle posizioni che gli competono. Tranquilli sponsor, riusciremo ad arrivare decimi.

Il problema non è il cambiamento, il problema è che non esiste più logica, pianificazione, e cuore nella gestione della res nostra. Non c’è più Milan.
Dall’Inghilterra invocano El Shaarawi. E’ l’ultima cosa da dar via, poi resta da toglierci solo il sangue. Coraggio, prendetevelo. Tanto, è stinto, il nero è già andato, resta solo il rosso, del sangue. Poi, davvero più nulla.

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