La partita di Verona ha messo in evidenza una soluzione sulla quale molti allenatori battono da tempo il tasto: l’impiego di giovani del vivaio. Ecatombe di infortuni e squalifiche non hanno mai permesso quest’anno ad Allegri di poter contare su più 18-19 uomini a partita, e di questi alcuni spesso acciaccati. Per questo il Milan si è ritrovato nelle ultime due sessioni invernali di mercato a dover intervenire d’urgenza per far sì che quel numero non calasse ulteriormente. Così sono arrivati i vari Van Bommel, Emanuelson, Muntari e Maxi Lopez, senza considerare Merkel, richiamato in fretta e furia dal Genoa e subito k.o. dopo due partite.

Ieri sera poi la svolta. Con Antonini, Abate, Mesbah e Bonera indisponibili, Allegri si è ritrovato a disposizione il solo Zambrotta tra i laterali di difesa della prima squadra e ha così chiamato il giovane Mattia De Sciglio, classe ’92, aggregato da quest’anno con i grandi ma impiegato solo nella doppia sfida di Champions con il Plzen. Buttato nella mischia Mattia non ha sfigurato e a fine partita ha ringraziato tecnico e compagni per la fiducia. Dal canto nostro sappiamo di poter vedere altre storie così, e ragazzi come Calvano, Valoti o Carmona sono pronti a dimostrarlo.

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