Ai colleghi della Gazzetta dello Sport, ha parlato Giuseppe Rossi del buon momento della Fiorentina e del suo ritorno nel calcio italiano, s’è parlato anche di Milan, ecco in quali frangenti: “Ebbene si (sono tifoso del Milan ndr). Ma quando il calcio diventa professione smetti di essere uno sfegatato. La domenica mattina alle 9 con papà guardavo il Milan di Van Basten e Gullit. Un po di simpatia m’è rimasta.”
A Giuseppe vengono fatte notare le dichiarazioni di Galliani in cui diceva che non era da Milan, lui risponde così: “L’ho sentita quella. Ma sul mio conto ne hanno dette tante. Perché non si sono fatte avanti società importanti? Quando subisci un infortunio come il mio è difficile rientrare nei progetti di chi ha ambizioni di successo immediato: vogliono gente pronta“.
Gli idoli di Rossi nel suo ruolo? Ovviamente milanisti: “Sono passato dalla fase Van Basten-Gullit a George Weah. Quindi a Shevchenko. Quando giocai contro il Chelsea gli chiesi la maglia che ho tuttora attaccata alla parete”.
