Il Resto del Carlino ha intervistato Alberto Galassi, avvocato modenese membro del direttivo del Manchester City e figura centrale nella trattativa che ha portato Mario Balotelli al Milan: “Si è chiusa una una operazione che ha soddisfatto tutti. La trattativa è iniziata seriamente una decina di giorni fa. Era evidente che il Milan potesse avere un interesse per il giocatore, si dovevano concretizzare alcuni fatti, come ad esempio la vendita di Pato. Nella serata di lunedì 27 la trattativa era saltata. Anche per l’intervento della Juve. Da Torino chiedevano il prestito, a condizione anche vantaggiose ma inaccettabile per il City. Dopo una notte insonne, nella mattina di martedì sono ripresi i colloqui. Il mio ruolo fondamentale? Non tocca a me dirlo”.
“Balotelli uomo era arrivato alla fine della sua esperienza in Inghilterra. I rapporti con la stampa non erano più sostenibili. E nonostante lui ami la Premer e i colori del City, era evidente il desiderio di tornare in Italia. Pertanto il Balotelli calciatore era ormai considerato la quarta punta. Il costo di acquisto è stato ammortizzato nei due anni e la cifra di 20 milioni più bonus è la migliore che siamo riusciti a spuntare. Il City pensa già agli investimenti della prossima estate”
“Galliani è il miglior manager del calcio italiano. Lo sostengo da sempre e non solo per l’amicizia che ci unisce. Da lui ho solo da imparare. Un anno fa siamo andati vicinissimi a chiudere con Tevez. Abbiamo trattato insieme De Jong che poi purtroppo si è infortunato. Credo che Galliani sia il partner con il quale il City ha fatto più affari. L’altra sera mi ha detto però una cosa: la prossima volta acquisti tu. La storia della mela marcia? Ma è vera quella frase? Chiudiamola con una battuta: chi disprezza compra“.