Galliani: “Dobbiamo incrementare il nostro fatturato. El Shaarawy resta, tranquilli: puntiamo sui giovani”

L’AD rossonero parla durante la Sponsor Night

Adriano Galliani Milan

Ai microfoni di Sky Sport 24 per la Sponsor Night presso la sala Executive di San Siro, l’AD rossonero Adriano Galliani ha rilasciato queste dichiarazioni.
“Ringrazio per questo splendido regalo (un orologio), siamo molto orgogliosi dei nostri sponsor, con Allegri siamo andati in manifattura da Jaeger-LeCoultre e abbiamo ammirato le loro capacità, ci sono degli artigiani straordinari. Ringrazio i nuovi e i vecchi sponsor, così come i giornalisti. Per la prima volta siamo in diretta su Milan Channel, sul canale del Milan di youtube e sullo streaming del nostro sito e saluto così tutti i tifosi in ascolto. Vogliamo dedicare questa platea mediatica a tutti i nostri sponsor che sono una parte fondamentale di questa società. Il Milan per quanto riguarda il settore commerciale ha avuto una crescita incredibile. Il Milan fatturava nel 2010 67mln, nel 2011 82mln, nel 2012 fattureremo 85mln di ricavi dal settore commerciale. Questi 85mln sono circa 1/3 del nostro fatturato globale. E’ una cosa che solo noi abbiamo fatto in Italia. Siamo arrivati a questo risultato anche grazie all’aiuto di Infront Italy e del suo presidente Marco Bogarelli, oltre ai suoi collaboratori. Con infront abbiamo un rapporto che andrà avanti fino al 2016 e forse anche oltre e li ringrazio per lo sforzo che fate per il Milan. Siamo al sold-out per il nostro portafoglio sponsor. Ogni azienda ha un’esclusiva per il proprio settore. Cerchiamo di andare sempre incontro alle esigenze dei nostri sponsor. I nostri progetti sono condivisi dai nostri sponsor. Noi ci sentiamo soci dei nostri partner, cerchiamo di far crescere anche il loro fatturato, è questa unione di intenti che crea una squadra solida come questa. Noi abbiamo la cultura di far crescere il nostro brand. Stiamo lavorando molto a San Siro. E’ uno stadio meraviglioso che certamente ha un po’ di anni. Faremo e stiamo facendo molti lavori per migliorare lo stadio. Nella prossima estate creeremo altri lounge e box, rimodelleremo i gradoni del settore arancione per uniformarli a quello rosso. Abbiamo inaugurato un’altra sala executive. A fine campionato poi faremo un’importantissimo lavoro dedicato alla creazione di batterie di servizi igienici, una mancanza che attualmente non ci permette di avere uno stadio d’elite. Io penso che nel 2015 o 2016 San Siro potrà essere uno stadio d’elite. Forse ridurremo la capienza, con l’idea di dedicare il primo anello alla corporate dei nostri sponsor. Noi staremo qui a San Siro e vorremmo migliorarlo. Avete visto anche il terreno di gioco sintetico-naturale, l’anno scorso avremmo fatto già altre due-tre rizollature. Stiamo anche raddoppiando l’area negozi, il museo di San Siro. Faremo, inoltre, una costruzione che ospiterà il commerciale e altro attorno alla recinzione dello stadio accessibile tutti i giorni. Ci vuole del tempo per fare tante cose perché essendo noi concessionari di un ente pubblico siamo noi a nostra volta un ente pubblico, quindi abbiamo le stesse problematiche. Capitolo biglietti? Abbiamo i prezzi più bassi d’Italia, anche sui biglietti c’è il 21% di iva ricordo, in alcuni settori cercheremo comunque di abbassare i costi. Siamo i primi ad avere creato la tessera per i tifosi “Cuore Rossonero”, abbiamo la rete più estesa in Italia per la rivendita dei biglietti grazie al gruppo Intesa San Paolo, al nostro canale internet. Vogliamo ridurre le difficoltà per il percorso d’acquisto del biglietto. Infine la sicurezza: credo sia uno stadio sicuro, lavoriamo molto con gli steward. Per gennaio non c’è nessun tesoretto, ma non abbiamo bisogno di cedere i nostri giocatori. Voglio rassicurare i tifosi su El Shaarawy, resterà al Milan al 100%, è una risorsa. Il fratello di Guardiola? Conosco da anni l’agente di Guardiola, qualora dovessimo pensare di acquisire Guardiola contatteremo il suo procuratore. Non ero a conoscenza del fatto che il fratello fosse venuto a Milano, era ospite del Malaga. Pato? Dal 2008 al 2009 non si è mai fatto male, poi ha avuto una lunga serie di infortuni muscolari. Mi preoccupo solo della sua salute, se starà bene tornerà ad avere la media gol dei primi due anni. E’ come un nuovo acquisto, noi abbiamo anche Robinho e Muntari che non hanno mai giocato. Abbiamo una buona squadra, sicuramente dovremmo avere più punti in classifica. Il ranking? E’ importante, rischiamo di perdere anche la terza squadra in Champions perché Francia e Portogallo sono vicine. Dopo 26 anni pensate che il sottoscritto se ha bisogno di parlare con Guardiola non prende il numero e lo chiama invece di contattare il fratello? Nel caso fossi interessato a parlare con Guardiola mi muoverei diversamente, è un grande allenatore come altri, ma noi abbiamo Allegri che ha un contatto fino al 2014 e intendiamo continuare con lui. Non è mai stato in discussione e spero che il vento sia cambiato. I tifosi sono stati straordinari, non hanno mai contestato. Mi rende orgoglioso essere il direttore commerciale del Milan, più che essere l’ad. Da parte nostra c’è disponibilità assoluta per cercare di fare sempre di più e far crescere anche i business dei nostri sponsor. Il nostro allenatore è stato sempre presente come i nostri giocatori alle grandi iniziative fatte con i nostri partner, penso a Frecciarossa, Msc Crociere, Nivea For Men, Audi. La nostra presenza credo che possa arricchire gli eventi e la visibilità di tutti i brand che lavorano con il Milan. Noi abbiamo il primo fatturato in Italia sulle sponsorizzazioni perché ci crediamo e perché è importante lavorare in questo settore visti i momenti difficili dal punto di vista economico. Il futuro credo che sia chiaro. Prima o poi arriverà questo Fair Play Finanziario, Plartini lo continua a dire: il calcio deve vivere coi propri ricavi, credo sia giusto. Finche hai il mecenate va tutto bene ma se si stanca arrivano i problemi. Se noi fatturiamo 250 mln non possiamo usare di più. Il futuro è uno solo: dobbiamo essere bravi ad aumentare il nostro fatturato per fare risultati sportivi, per trovare affezione nei tifosi. Lavoremo per incrementare il pubblico, i ricavi dei diritti tv e dal mondo del web, e dagli sponsor; cercare altre nuove fonti per avere risorse da investire nella squadra e nei giocatori per cercare di vincere. Dal punto di vista sportivo dovremo creare noi i top player e non comprarli. Martedì in campo c’era De Sciglio, c’era Abate, davanti c’erano Pato, Bojan ed El Shaarawy che sono giovanissimi. Dobbiamo potenziare il settore giovanile, creare dei campioni. L’immenso Baresi è cresciuto qui, Tassotti è arrivato qui a 20 anni, poi c’erano Maldini, Galli, Evani, Costacurta e altri quando siamo arrivati al Milan 26 anni fa. Dobbiamo ricreare questa base. Dovremo essere bravi a consumare meno risorse e creare i giocatori in casa aggiungendo nuovi grandi giovani talenti che possano dare vita ad un nuovo mix vincente”.

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