Garlando: “Parlare di scudetto non è verosimile. E su MilanLab…”

Luigi Garlando, giornalista della Gazzetta dello Sport, ha rilasciato una lunga intervista per Mattina Sport, nella quale ha toccato vari temi d’attualità in casa rossonera.

Si parte con un’analisi della situazione generale del Milan: “Nessuno avrebbe pensato quest’estate ad un Lazio-Milan con il Milan che si presenta con meno della metà dei punti della Lazio in classifica. È vero che Allegri, come dice Galliani, ha fatto un sacco di punti in questi due anni, però il gioco con cui li ha fatti non c’è più e non ha neppure i campioni con cui li ha fatti. Al di là dei problemi ambientali e delle notti brave di Niang e compagnia, il vero problema è questo: la perdita di un gioco che aveva portato lo scudetto e la perdita di due fenomeni come Ibra e Thiago Silva.

Poi ha scherzato sull’accordo Milan-Frecciarossa e sul test con le Audi di alcuni giocatori rossoneri: “Sono giorni densi di metafore. È tutto un invito alla velocità”.

Sul futuro immediato del Milan: “Io sono abbastanza pessimista, nel senso che poi il valore della squadra è quello che si vede, il valore assoluto dei giocatori è questo. Non sarà un campionato facile e immaginare che cambino di colpo velocità è poco realistico. Ci vuole la coscienza di tutti del momento e tutti devono dare qualcosa in più. Qualche segnale c’è, per esempio la prestazione in Nazionale di Montolivo, che è fondamentale in questa squadra, Pato si sta riaffacciando in squadra anche se si è fermato Robinho e poi c’è la rescita di El Shaarawy. Insomma qualcosina di nuovo c’è però il valore assoluto della squadra non è alto e parlare di scudetto non è assolutamente verosimile.

Sul lavoro di MilanLab e sugli infortuni frequenti in casa rossonera: “In questi anni MilanLab è sempre stato chiuso come un monastero di clausura, quindi è difficile capire cosa sia e cosa si faccia. Però è vero che la vendemmia di infortuni di questi tempi e di questa stagione è abbastanza imbarazzante. Al di là delle dichiarazioni programmatiche, al Milan non c’è tanta sicurezza neppure su questo fronte. Immagino che tutti i giocatori e i tifosi del Milan, appena Pato rimetterà piede in campo terranno il fiato in sospeso fino a quinto o sesto scatto per la paura che si fermi ancora”.

Non può mancare un parere sul prossimo big-match Lazio-Milan: “Se sarà Klose l’uomo da marcare? Anche l’anno scorso alla prima giornata fece subito lo scherzo ai rossoneri, però credo che la grande difficoltà tattica di Allegri non sarà tanto Klose ma sarà come arginare in centrocampo della Lazio perchè è la forza di questa squadra. Sarà una partita ben più difficile del derby perchè l’Inter ha concesso molto campo e ha fatto avanzare il baricentro del Milan, invece la Lazio aggredisce e ha quei 3/4 play-maker che il Milan cerca disperatamente. Fronteggiare questa aggressione e questa qualità del centrocampo di Petkovic sarà la vera difficoltà tattica del Milan.

Garlando conclude con quelli che sono gli obiettivi del Milan per questa stagione: “Dicono che il partitone è Juve-Napoli, ma secondo me la partita più interessante è proprio Lazio-Milan, proprio perchè ci dirà molto di più di entrambe le squadre. Il Milan dovrà dirci se ha ancora un’anima per lottare ad alto livello. Il terzo posto valido per la Champions potrà essere l’orizzonte più credibile: sarà difficile da raggiungere ma non andrei sicuramente oltre”.

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